Black out Internet e la fragilità di un mondo senza piani di recovery

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Il problema tecnico di Fastly ha reso irraggiungibili diversi siti e servizi online a livello mondiale: è il momento per fare un passo avanti nella sicurezza della Rete

Nella tarda mattinata italiana dell'8 giugno 2021 molti siti e servizi a livello internazionale sono stati irraggiungibili a causa di un problema tecnico su Fastly, provider di distribuzione dei contenuti (CDN Content Delivery Network), uno dei pilastri portanti della rete Internet globale. In poco più di due ore l'azienda ha risolto il guasto che ha creato un black out su scala globale, in un primo momento attribuito anche a un fantomatico attacco hacker (che non c'è stato).

fastly internet downIn Italia a farne le spese sono stati per esempio i siti del Corriere della Sera o La Gazzetta dello Sport, che si sono trovati in compagnia di altri siti di informazione come New York Times, Bbc, Die Welt. Ma il problema ha coinvolto anche servizi a livello globale come l'amministrazione pubblica britannica o Twitch, la piattaforma di streaming video di Amazon, il social network Pinterest o Spotify. Non sono stati esenti dal down neanche siti di eCommerce come Etsy o basati sulla piattaforma Shopify e sistemi di pagamento a partire da quello più famoso, ovvero Paypal.

Colpiti anche siti di eCommerce e sistemi di pagamento online

Su Twitter per esempio gli account di supporto di alcuni siti colpiti dal down hanno provato a rispondere chiedendo pazienza in attesa della risoluzione tecnica: è il caso della citata piattaforma Shopify.

Su 01net è stato riportato il messaggio con cui EasyPol, il servizio di pagamenti per la Pa, avvisa gli utenti per il disservizio in corso.

easypol_down_fastlySuperare la fragilità con strategie lungimiranti

Una nota rilasciata da Luca Bechelli del Comitato Scientifico Clusit, l'Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica, inquadra il problema e porta l'attenzione sulla fragilità di una Rete nella quale non ci sono piani di recovery. Ma come far fronte a problematiche simili: "È sufficiente che un unico fornitore di tecnologia abbia un problema per far andare in crisi piattaforme globali, generando potenzialmente un effetto domino anche su siti che non sono stati colpiti ma che vanno in sofferenza per le troppe richieste di accesso".

"Le aziende con un business critico stanno sperimentando che non è sufficiente l'alta affidabilità di un fornitore, vanno invece ripensate in maniera più lungimirante le politiche di cyber security aziendali, -continua Bechelli-, in maniera tale da prevedere l'attivazione di piani di continuità operativa in caso di incidenti, anche attivando fornitori alternativi".

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