Il Cncc (Consiglio nazionale dei centri commerciali) prende atto dell’aggravarsi della pandemia da Covid-19 e "in coerenza con lo spirito di collaborazione e di attenzione alle problematiche sanitarie dimostrato finora" ha indirizzato questa mattina una lettera a Giuseppe Conte (Presidente del Consiglio), Francesco Boccia (Ministro per gli Affari Regionali) e Stefano Bonaccini (Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome), riferendo la disponibilità ad anticipare alle 18 l’orario di chiusura delle attività all’interno dei centri commerciali (ad esclusione di quelle ritenute essenziali) da lunedì a domenica su tutto il territorio nazionale, e ad attuare misure di contingentamento ancora più stringenti nei fine settimana.
In merito alle nuove proposte del Governo per frenare la pandemia, che prevederebbero anche la chiusura dei centri commerciali nei weekend su tutto il territorio nazionale, il Cncc manifesta, ovviamente, il proprio disappunto anche "alla luce dell’impegno profuso in questi mesi nel garantire sia i servizi essenziali, sia la sicurezza dei clienti e di tutti i lavoratori del settore e, di conseguenza, chiede che tale misura non venga inclusa nel prossimo Dpcm".
Qualora invece le misure di chiusura siano confermate nell'imminente dpcm, il Cncc chiede che, a garanzia di una totale parità di trattamento di tutti i commercianti, i centri commerciali siano tenuti in debita considerazione nel programma di ristori che verrà predisposto dal Governo.
"In un contesto fortemente compromesso come quello attuale un sostegno al settore commerciale sia assolutamente necessario e di fondamentale importanza, al fine di scongiurare la chiusura di innumerevoli attività anche a conduzione familiare in affanno ormai da mesi, e l’aggravamento di una già drammatica situazione occupazionale".
