Conad-Auchan: chiesta cassa integrazione per il 60% dei dipendenti

A stretto giro dal piano di salvaguardia del lavoro presentato da Margherita Distribuzione arriva la richiesta per 5.323 lavoratori

A due settimane dalla presentazione del piano di “salvaguardia del lavoro” per tutto il personale delle sedi “ex Auchan” (riportato a seguire), da Margherita Distribuzione (Conad) arriva una nuova comunicazione rivolta a sindacati e Ministero del Lavoro. Come riporta Ansa, il gruppo ha infatti richiesto la cassa integrazione per il 60% dei dipendenti della rete, ovvero 5.323 su 8.873.

"Si stanno delineando i negozi che passeranno dalla rete Auchan a Conad o ad altri e la richiesta di cig è per dare continuità di reddito nei periodi di ristrutturazione dei negozi, ovvero di cambio insegne e di layout interno (soprattutto quelli di grandi dimensioni - ipermercati - e quelli che devono recuperare “parametri minimi” di sostenibilità economico-finanziaria ed operativa). Avvertire che ci sia la possibilità di cig, che riguarderà i lavoratori in tempi diversi e per durate differenti, mano a mano che i negozi faranno il passaggio è un obbligo di legge, in ogni caso in Sardegna non chiuderanno dei negozi. D'altra parte la situazione ha una complessità ulteriore, perché c'è il tema dell'antitrust, dal momento che Auchan e Conad sono i due principali marchi di gdo, quindi si deve fare attenzione a non creare situazioni non corrette. Queste non sono aperture di mobilità - viene precisato - come invece è accaduto a Milano e in altre sedi organizzative sul territorio". Questo quanto comunicato dal gruppo e riportato dall'agenzia.

27 gennaio 2020
Presentato da Conad, per l'esattezza da Margherita Distribuzione, il piano di “salvaguardia del lavoro” che coinvolge tutto il personale delle sedi “ex Auchan” di Rozzano e sul territorio nazionale. Nessun licenziamento per il 2020, ma uscite su base volontaria e incentivata, con l’attivazione di tutti i trattamenti di sostegno al reddito dei lavoratori previsti dalla legge, come la Naspi, interventi di ricollocazione e riqualificazione professionale.

Questo quanto reso noto dall'azienda con un comunicato ufficiale, di cui riportiamo i punti salienti a seguire.

"L’azienda ha confermato gli interventi per la valorizzazione e l’integrazione della rete commerciale ex-Auchan nella rete Conad (per la gran parte, pari a circa il 60% del totale) o in quella di altri operatori di mercato (per la rimanente parte di circa il 40%), che sarà completata entro la prima metà del 2020.

Margherita Distribuzione ha, inoltre, confermato che tutti gli interventi sulla rete commerciale ex-Auchan (e soprattutto quelli di integrazione nella rete Conad) sono accompagnati da misure di 'salvaguardia del lavoro' che hanno permesso, sino ad oggi e in pochi mesi, di garantire stabilità, continuità di lavoro e un futuro occupazionale a più di 13.000 persone, con il riassorbimento nella sola rete Conad di oltre 2.500 potenziali esuberi.

Per quanto riguarda le attività e le strutture di sede, l’azienda ha confermato che, rispetto alle attività sui punti vendita, sono ridotti i margini e gli spazi di integrazione presso Conad o presso altri operatori, dato che tali attività andranno ad esaurirsi con l’integrazione delle attività di rete in altre reti.

Per dare anche al personale delle sedi ex-Auchan su tutto il territorio nazionale una soluzione, è stato messo a punto, per il 2020, un 'piano straordinario' per la gestione e la salvaguardia dei livelli occupazionali, che prevede l’attivazione di diverse misure, da applicare in modo combinato, che possono creare un punto di incontro tra le necessità dei dipendenti e dell’azienda.

Le misure messe in campo prevedono, in primo luogo e per quanto più possibile, la salvaguardia del lavoro attraverso interventi di ricollocazione e riqualificazione professionale presso strutture di sede Conad, presso la rete Conad, presso reti di altri operatori, da sostenere e massimizzare anche con l’attivazione, territorio per territorio (e per Milano e la Lombardia in particolare), di tutti gli strumenti di 'politica attiva del lavoro', lavorando con tutte le Istituzioni coinvolte. Nei primi 4 mesi dell’operazione (da settembre 19 a dicembre 19), hanno già trovato una ricollocazione professionale in Conad (presso strutture di sede o rete) circa 150 lavoratori delle sedi ex-Auchan.

La seconda misura è l’attivazione di un piano straordinario di uscite su base volontaria e incentivata, con accesso dei lavoratori a tutti i trattamenti di sostegno al reddito previsti dalla Legge (Naspi), come già attivato per i dirigenti.

Nessun licenziamento, quindi, per il 2020: per consentire le uscite volontarie è stata formalmente avviata dall’azienda la necessaria procedura di legge (L. 223/91) di “apertura della mobilità”, con l’invio della lettera del 22 gennaio.

Per le attività e le strutture di sede è prevista, infine, per il 2020, quale misura integrativa e di supporto degli interventi di ricollocazione, riqualificazione professionale e delle uscite volontarie, anche l’attivazione della Cigs, per rispondere sia alle esigenze dei lavoratori che dell’azienda nelle diverse fasi di attuazione dell’operazione.

Margherita Distribuzione, con Conad, ha messo in campo gli strumenti sopra descritti per gestire una situazione complessa, resa insostenibile dai risultati fatti registrare dall’azienda nel 2019 (con un ulteriore calo delle vendite di oltre il 10%), rispetto alla quale il progetto di Conad è l’unica soluzione in grado di dare un futuro al lavoro nell’impresa".

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