Conserve Italia, approvato il bilancio 2018-19

La posizione finanziaria netta migliora di 10 milioni, in crescita le società controllate

Quasi 300 milioni di euro di debiti tagliati in 15 anni e una posizione finanziaria netta del Gruppo che si attesta a 173 milioni, la migliore mai registrata. È quanto emerge dal bilancio 2018-19 di Conserve Italia.
“Grazie all’ottimo andamento delle vendite nei mercati esteri della società capogruppo (+9,9%), alle performance delle società controllate e al positivo andamento del canale foodservice in Italia (+3,6%), siamo riusciti a fronteggiare l’andamento negativo dei mercati interni in cui operiamo, in particolare succhi di frutta, conserve rosse e vegetali - ha detto il presidente di Conserve Italia, Maurizio Gardini -. Il bilancio chiuso al 30 giugno 2019 ha risentito della perdurante crisi dei consumi da parte delle famiglie italiane oltre che degli andamenti climatici sfavorevoli che hanno determinato importanti carenze di materia prima durante la campagna di raccolta, soprattutto nel comparto del pomodoro, e di conseguenza una minore disponibilità di prodotto destinato alla vendita”.
A livello di Gruppo Conserve Italia, il fatturato aggregato dell’esercizio 2018-19 si è attestato a 896 milioni di euro in sostanziale tenuta rispetto all’anno precedente, con la quota di export salita al 44%. Confermato l’impegno sul fronte degli investimenti, pari a 43 milioni di euro, di cui oltre la metà destinati al miglioramento e adeguamento tecnologico degli impianti di lavorazione per valorizzare il prodotto conferito dai soci, e il resto per le attività di marketing a sostegno dei marchi aziendali.
Positive le performance delle società controllate: la spagnola Juver ha registrato un ulteriore aumento di fatturato (+1%), e ancora più importante il balzo registrato da Conserves France (+12,3%).
“Siamo chiamati ad una grande sfida – ha aggiunto il direttore generale di Conserve Italia, Pier Paolo Rosetti – quella di continuare nel processo di innovazione intercettando i cambiamenti dei mercati e puntando sulle nostre marche. Produzione agricola sempre più efficiente e sostenibile unita al valore della marca sono i due principali asset su cui la nostra azienda continuerà a misurarsi nel prossimo futuro; è una grande sfida che siamo pronti a vincere”.

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