Per Conserve Italia l’incidenza del trasporto su rotaia sul totale delle merci spedite in Italia è passata dall’8% nel 2010 al 22% nel 2020

Il 22% dei prodotti spediti da Conserve Italia nel 2020 in Italia e all'estero viaggia in treno, con sistema combinato gomma/rotaia. L'equivalente di 4.403 camion (114.482 tonnellate di merci), viene movimentato in Italia con un risparmio certificato di CO2 nell’ultimo anno pari a circa 2.000 tonnellate. Il trasporto merci su treno è molto cambiato: oggi vagoni viaggiano con prodotti di ogni tipo sui binari lungo tutto l’arco della giornata e non più nelle sole ore notturne. Il settore deve crescere rapidamente per raggiungere la soglia del 30% entro il 2030. Oggi in Italia la quota di mercato del trasporto merci su ferro è del 13%, sotto della media europea (19-20%), molto inferiore al dato di altri paesi come Svizzera e Austria (35%).

L'incremento della movimentazione merci su rotaia è anche l’auspicio di Mercitalia Logistics, subholding operativa del Polo Mercitalia (Gruppo Ferrovie dello Stato) che opera nel trasporto merci e logistica, e principale partner di Conserve Italia, consorzio cooperativo bolognese che detiene i marchi Valfrutta, Yoga, Cirio, Derby Blue e Jolly Colombani, tra le prime realtà del settore agroalimentare ad investire nel trasporto merci via treno.

Siamo stati tra i pionieri in Italia nell’adottare il trasporto via treno dei nostri prodotti come succhi di frutta, conserve di pomodoro e conserve vegetali, contribuendo in tal modo a ridurre i viaggi di Tir e automezzi su strade e autostrade -spiega Maurizio Gardini, presidente di Conserve Italia-. Abbiamo cominciato a sostituire progressivamente il trasporto su gomma con quello su rotaia ormai più di venti anni fa con l’obiettivo di ridurre il nostro impatto ambientale e generare benefici per la comunità. Nel 2010 l’incidenza del trasporto su rotaia sul totale delle merci da noi spedite in Italia era pari all’8%, nel corso del 2020 ha raggiunto quota 22%. In soli dieci anni le tonnellate di pomodoro, succhi, legumi e mais dolce che spediamo in Italia è più che raddoppiata, passando da 56.000 a 120.000 tonnellate”.

Abbiamo detto che su un totale di 629.000 tonnellate di prodotti spediti da Conserve Italia tra Italia ed estero, il 22% viaggia in treno, con un sistema combinato gomma/rotaia. Il totale dei camion sottratti alla strada è di 5.530 all’anno. Le quantità consegnate in Italia via treno ammontano a 114.482 tonnellate e sono destinate alle regioni del Sud Italia: queste spedizioni vengono aggregate in un deposito all’Interporto di Bologna, gestito da Mercitalia Logistics, dal quale poi le merci proseguono attraverso cinque relazioni ferroviarie settimanali. Una volta arrivate presso i nodi di smistamento, le merci proseguono su tre relazioni ferroviarie con partenze giornaliere, con cinque destinazioni finali. Una volta arrivate presso i nodi le merci proseguono verso i luoghi di destinazione attraverso la rete stradale.

Considerando il solo trasporto multimodale in Italia con l’operatore di riferimento Mercitalia Logistics (114.482 tonnellate di merci consegnate nel 2020, pari a 4.403 camion sottratti all’impiego su strada), il risparmio certificato di anidride carbonica nell’ultimo anno è di circa 2.000 tonnellate. A questi numeri vanno poi aggiunte le 21.386 tonnellate spedite via treno in tutta Europa con altri operatori, che portano il totale delle merci movimentate con il trasporto ferroviario a 135.868 tonnellate e il risparmio certificato di CO2 a 3.000 tonnellate.

Saremmo ben felici di affidare al nostro partner molte più tonnellate di quelle che oggi consegniamo via treno -aggiunge Maurizio Gardini- il problema è che l’attuale sistema ferroviario non è in grado di movimentare più merci. Vorremmo puntare a crescere, ma non dipende da noi e nemmeno esclusivamente dai nostri partner: ci sono limiti strutturali, pochi treni e una ridotta capacità ferroviaria, specie in alcune rotte del Sud Italia. Il nostro auspicio pertanto è che gli investimenti programmati nell’ambito del Pnrr ci mettano presto nelle condizioni di non lasciare più a terra volumi che non si riesce a far viaggiare su gomma. Il trasporto merci nel nostro Paese è ancora troppo sbilanciato a favore della gomma, bisogna lavorare compatti, soggetti economici e Istituzioni, per una crescita economica che sia il più possibile sostenibile”.

Ne è convinto anche Marco Grosso, amministratore delegato e direttore generale di Mercitalia Logistics: “lo sviluppo economico atteso, sia nel nostro Paese che in Europa, per poter essere ambientalmente sostenibile non può prescindere da un maggior sfruttamento della modalità ferroviaria nel trasporto delle merci. Il Pnrr e l’impegno di RFI e del Gruppo FS nell’adeguare la rete ferroviaria nazionale agli standard europei e a connetterla efficacemente con l’Europa, vanno proprio in questa direzione. Per raggiungere tale obiettivo saranno anche necessarie nuove regole e incentivi che convincano i diversi attori economici a perseguire uno sviluppo economico che sia anche climaticamente compatibile”.

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