Criticità IV Gamma, cosa chiedono le aziende a distribuzione e governo

Serve un tavolo di confronto su cui discutere di programmazione degli ordini, revisione della legge viste le innovazioni che sono state introdotte e comunicazione al consumatore in etichetta

Quello della IV Gamma è un mercato che da qualche anno si trova a sfiorare il miliardo di euro, gli ultimi dati Circana riportano un fatturato al 30 settembre 2023 di 850 milioni di euro, con una perdita a valore dello 0,8% e a volume del 5,6% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il settore si è ripreso dalla crisi degli anni del Covid ma rimangono alcune criticità da risolvere per permettere alle principali aziende che rappresentano questo comparto, riunite nell'associazione Unione Italiana Food IV Gamma (Uif IV Gamma), di crescere e continuare a innovare, a partire dal rapporto con la moderna distribuzione.

Ne abbiamo parlato con Mario Piccialuti, direttore generale di Uif durante una visita presso lo stabilimento di Ortoromi a Borgoricco (PD), di cui uscirà un video nei prossimi giorni su Fresh Point Magazine. "La quarta gamma come settore industriale della trasformazione è sicuramente quello che vanta la filiera più corta. Si parte dalla produzione agricola primaria a monte, si arriva nelle linee industriali per produrre, per trasformare, per lavare, per selezionare il prodotto, viene confezionato e poi va nella distribuzione. La distribuzione organizzata rappresenta il principale canale di sbocco, in modo quasi esclusivo", con i prodotti a marchio del distributore (mdd) che valgono fino al 70% della produzione delle aziende.

Richiesta al governo per un tavolo di confronto lungo la filiera

Così l'Unione Italiana Food chiede al governo e al ministero competente di aprire un tavolo di confronto aperto ai rappresentanti del mondo agricolo, industriale e della distribuzione. I punti in discussione sono la valorizzazione del prodotto per portare la supply chain al massimo di efficienza possibile e dare così continuità al sistema delle imprese, lavorando su pianificazione, introducendo sistemi che consentano alle imprese una migliore organizzazione del lavoro e una ottimizzazione e programmazione degli ordini.

È poi necessario un aggiornamento della Legge 77/2011 e della normativa prevista dal d.m. 3746/2014, per chiarire e aggiornare alcuni aspetti tecnici importanti sul mantenimento della catena del freddo, le modalità di lavaggio e shelf life. Senza dimenticare anche l’evoluzione tecnica in atto e quindi come definire e caratterizzare, con specifiche normative e/o indicazioni per il consumatore, le tipologie di ortofrutticoli prodotti con tecniche produttive innovative con coltivazioni fuori suolo, vertical farming, e così via.

Infine si deve definire una migliore etichettatura specifica standard per i prodotti ortofrutticoli di IV gamma, per evitare confusione con altri prodotti e aiutare i consumatori a conoscerli sempre meglio.

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