Da Kellanova (ex Kellogg) una nuova policy per la co-genitorialità

Foto di bingngu93 da Pixabay
L’azienda introduce un congedo retribuito di 10 settimane inclusivo verso i neo-genitori che potrebbero non usufruire di altre politiche parentali

Una nuova policy a supporto della co-genitorialità, che coinvolge anche a quei dipendenti neo-genitori che potrebbero non avere accesso ai congedi parentali previsti dalla legge. Questa la novità introdotta da Kellanova, società nata a settembre 2023 insieme a WK Kellogg Co dalla divisione di Kellogg Company, che punta così a creare due realtà più forti e strutturate, in primis in Borsa.
Con la nuova misura, Kellanova sostiene i propri dipendenti in attesa di un figlio, garantendo fino a dieci settimane di congedo retribuito entro il primo anno di vita del nascituro. Nel concreto, la policy si rivolge ai padri – che attualmente hanno diritto per legge al solo congedo pari a 10 giorni (o 20 in caso di parto plurimo) – alle coppie omogenitoriali, ai genitori affidatari e ai tutori legali.

Tutti i dipendenti di Kellanova potranno usufruire della policy, indipendentemente dall’anzianità di servizio. Durante il congedo, i termini e le condizioni contrattuali pattuite rimarranno invariati e i dipendenti continueranno a beneficiare dell’intero salario e di tutti i benefit concordati. Inoltre, le dipendenti in stato di gravidanza o coloro che hanno un/a partner in tale condizione, potranno usufruire di permessi retribuiti per partecipare a lezioni pre-parto o altri appuntamenti medici pre-natali.
La nuova policy si inserisce in un contesto di welfare più ampio, che include politiche volte a sostenere i dipendenti vittime di abusi domestici e che stanno affrontando trattamenti per la fertilità, percorsi di transizione di genere, o che stanno vivendo particolari fasi della vita legate alla menopausa o all’interruzione di gravidanza. L’impegno dell’azienda ad operare secondo i principi di equità, diversità e inclusione ha permesso di raggiungere nel 2023 l’obiettivo della parità di genere al 50:50 per manager e senior manager a livello europeo con tre anni di anticipo rispetto al 2025, anno originariamente previsto per il raggiungimento di questo traguardo.

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