Dicembre in aumento per mais, soia e orzo

I dati Crefis mettono in mostra una dinamica dei prezzi al rialzo per mais, soia e orzo a dicembre ma ben sotto i livelli del 2022

Sono in aumento a dicembre sul mercato nazionale e internazionale i prezzi di mais, soia ed orzo. Fanno eccezione il mais francese e la soia scambiata sui mercati esteri che hanno fatto segnare un calo congiunturale. Come indicano i dati del Crefis (Centro ricerche economiche sulle filiere sostenibili) gli attuali livelli restano comunque ben al di sotto di quelli dello stesso periodo dell’anno precedente. Una dinamica simile a quella di novembre.

Mais meno caro del dicembre 2022

Sulla piazza di Milano il prezzo del mais nazionale contratto 103 è salito a 226,7 euro alla tonnellata, in aumento dello 0,7% rispetto al mese precedente, mentre quello del prodotto nazionale con caratteristiche ha raggiunto i 231,7 euro/t (+0,6%). In rialzo anche la quotazione del mais di provenienza comunitaria (+0,5%), scambiato a 240,8 euro/t, così come il prezzo del cereale USA, che ha raggiunto i 165,4 euro/t (+0,1% la variazione congiunturale). In flessione, invece, dell’1,9% il prezzo del mais francese, scambiato a 205 euro/t. Gli attuali livelli di prezzo restano ben al di sotto di quelli fatti registrare a novembre dello scorso anno, con variazioni tra il -31% e -33%.

La soia rincara a dicembre ma la dinamica di lungo è al ribasso

Sempre dai dati Crefis, a dicembre si registra un incremento anche dei prezzi della soia nazionale quotata a Milano, che ha raggiunto i 474,7 euro/t (+4,5% rispetto a novembre), mentre la soia estera ha registrato un valore medio mensile di 500 euro/t (+7,0%). In calo, invece, i prezzi della soia americana (-3,7%) e brasiliana (-0,1%), che si sono fermati rispettivamente a 424,7 euro/t e 433,6 euro/t. In ribasso a 502,1 euro/t anche il prezzo della soia Cif Rotterdam (-1,9% rispetto al mese precedente). Negative, anche in questo caso, tutte le variazioni anno su anno.

Il prezzo dell’orzo rialza la testa a dicembre ma sotto il livello dell’anno scorso

Sul mercato nazionale, nel periodo considerato, il prezzo dell’orzo di provenienza comunitaria scambiato a Milano è salito a 239,3 euro/t (+2,2% rispetto a novembre), mentre il prezzo del prodotto di provenienza nazionale ha subìto un aumento congiunturale del +1,4%, per un dato di 214 euro/t. In aumento anche la quotazione dell’orzo francese (+5,6% rispetto al mese precedente), che si è assestata a 218,4 euro/t, e quello del Mar Nero (+9,3%), che si è fermato a 176,9 euro/t. Le variazioni tendenziali sono risultate tutte negative con valori dal -23% al -33%.

Grano, prezzi in ordine sparso

Il prezzo medio mensile del grano tenero scambiato a Bologna, come indica Crefis, in dicembre è salito dello 0,5% fermandosi a 340,5 euro/t. Stabili, invece, i prezzi del grano duro, con quotazioni medie mensili confermate a 372,5 euro/t e 382,5 euro/t rispettivamente per prodotto del Nord e Centro Italia. In termini tendenziali le variazioni sono risultate negative sia per il grano tenero (-16,7%) che per quello duro: -20,8% per il prodotto proveniente dal Nord Italia e -21,2% per quello del Centro Italia.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome