Equilibrio e benessere con l’integrazione alimentare

Sempre più italiani usano gli integratori alimentari (ma non hanno le idee chiare su cosa c’è dentro), alimentando un mercato con cifre da capogiro

“Zenessere. Equilibrio, natura e benessere” è il nuovo progetto dell’azienda farmaceutica Zentiva con cui presenta le sue novità in fatto di integratori alimentari. Un’occasione per fare il punto su un mercato che nel 2021 ha visto il suo valore globale toccare quota 150 miliardi di euro, con un incremento annuo del 4,7% nell'ultimo triennio.

L’Italia integra di più

Nei maggiori paesi europei stiamo registrando una tendenza crescente al concetto teorico del benessere dopo l’arresto verificatosi durante gli anni del covid: una ripresa che in Italia risulta più rapida che in Germania e Francia. Se è vero che il 70% degli italiani si dichiara d’accordo con l’assunto che un prodotto naturale è importante per mantenere la salute e prevenire le malattie, non possiamo negare una forte confusione di fondo da parte dell’utilizzatore tra cosa sia naturale e cosa no”, sostiene Gadi Schoenheit, vicepresidente di Doxa Pharma (istituto di ricerca per il settore farmaceutico e salute). In questo quadro, difende il ruolo di primo piano rafforzato durante la pandemia il farmacista: “Nel fare chiarezza, oltre al medico di base, è il farmacista ad avere un ruolo cruciale: le farmacie sono infatti i primi presidi sanitari. Durante il covid -continua Schoenheit- si è venuta a creare una relazione molto forte col farmacista, che dunque ha oggi tutte le carte in regola per diventare garante/consulente anche in area benessere e far diventare la propria farmacia un luogo di promozione del benessere. Oggi il farmacista può diventare un riferimento valido per quel 20% della popolazione che, prima di acquistare un prodotto nutraceutico, cerca l’opinione di un esperto”, conclude il vicepresidente di Doxa Pharma.

Ma qual è lo stato dell’arte in Italia? Risponde Andrea Costa, ceo di Siit (azienda che si occupa di sviluppo e produzione di integratori alimentari e dispositivi medici) per il quale il nostro stato gode di un ruolo di primo piano, infatti "rispetto alla maggior parte degli altri paesi, l’Italia ha un vantaggio competitivo sui prodotti nutraceutici perché forte di un know-how sviluppatosi grazie alla lungimiranza del ministero della Salute nel saper meglio interpretare la struttura regolatoria europea”. C’è poi anche il saper fare, qualità spesso attribuita in molti campi alle aziende della penisola: “L’aspetto qualitativo della filiera è innegabile, a partire dalla selezione delle materie prime, fino alla parte produttiva e distributiva”, continua Costa, il quale anche mette l’accento sul ruolo centrale della farmacia come presidio: “Il ruolo predominante, di riferimento, del medico e del farmacista hanno saputo elevare la consapevolezza dei consumatori con effetti positivi sulla qualità della filiera che è la chiave di successo del modello di sviluppo italiano”.

Innovare: la chiave di volta
Le quattro nuove formulazioni di soluzione Schoum presentate da Zentiva

A spingere questa dinamica è stata l'innovazione di prodotto, che è stata la principale strategia di sviluppo adottata dai player del comparto. In Italia, in particolare, il comparto è cresciuto nell’ultimo decennio a un tasso annuo medio del 9,5%, un ritmo decisamente più sostenuto rispetto alla performance internazionale. In commercio ci sono tantissimi prodotti, quindi “tutto quello che lanciamo deve essere innovativo. Non ha senso copiare. Occorrono partnership e studi di ricerca. Non è solo un tema commerciale. In questo progetto ci crediamo perché è il principio di un percorso anche culturale in prevenzione, che non trascura temi come sport, stile di vita, benessere. Abbiamo iniziato tutta una serie di collaborazioni, a supporto per esempio di maratona e altri eventi sportivi. Incentiviamo ovviamente anche i nostri dipendenti a farlo”. Dice Cinzia Falasco Volpin, general manager di Zentiva Italia, che nella giornata presenta quattro nuove formulazioni di soluzione Schoum e 15 di Zerinol natura. Quanto costa integrare? “Saranno tutti al di sotto della media del mercato: questa è la nostra filosofia. Abbiamo 400 referenze in portfolio, tutte a prezzo di riferimento. Un po’ è parte della nostra cultura aziendale avere i prodotti migliori a prezzi accessibili per tutti”, dice la numero uno di Zentiva in Italia.

Il canale distributivo è anche per Zentiva quello della farmacia, affiancata dall’eCommerce. Presto per la gdo, ma “forse, in futuro” le cose potranno cambiare, commenta Volpin.

Per concludere una domanda aperta: i numeri in Italia raccontano 30 milioni di utilizzatori per gli integratori alimentari. Sono soprattutto compresi nella fascia di età tra i 35 e 54 anni. Un mercato con ampio potenziale di espansione verso i più giovani?

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