Firmato l’accordo tra Assogrocery e le rappresentanze sindacali degli shopper

Maggiori tutele per chi lavora per le piattaforme online per la consegna della spesa, garantendo un compenso minimo e maggiore trasparenza nelle relazioni

Ci sono voluti otto mesi di lavoro per arrivare alla firma dell'accordo collettivo nazionale tra Assogrocery, l'associazione che rappresenta le aziende operanti nel settore della spesa e consegna online di alimentari e articoli per la casa (eGrocery), e i sindacati congiuntamente alle rappresentanze dei lavoratori, gli shopper, coloro che, attraverso le piattaforme, sono ingaggiati per fare la spesa e portarla a casa.

Garantiti livelli di sicurezza e trasparenza delle piattaforme digitali

L'accordo prevede diversi livelli di tutela per gli shopper, stabilendo un compenso minimo per l'incarico, bonus e maggiorazioni, nel caso di attività svolta durante le domeniche e i festivi, oltre a rimborsi chilometrici e indennità di disponibilità. L'intesa raggiunta punta anche ad aumentare i livelli di trasparenza della piattaforma digitale, evitare ogni possibile discriminazione, garantire adeguati livelli di sicurezza sul lavoro e le opportune tutele in caso di malattia, infortunio e maternità.

Tra le varie piattaforme aderenti ad Assogrocery, anche Everli, tra i principali marketplace per la gestione della spesa online con 200 collaboratori e 4 milioni di ordini consegnati, ha già dato piena disponibilità a nuovi incontri con i sindacati e i rappresentanti degli shopper per discutere di tutti i possibili ulteriori miglioramenti all’assetto di tutele minime previste dall’accordo nazionale.

Il punto di Assogrocery sull'accordo sindacale

“Per la prima volta -dice Alessandro Angelini, vicepresidente di Assogrocery-, un’associazione di categoria raggiunge un’intesa con i sindacati confederali che riconosce l’alterità delle collaborazioni autonome del settore rispetto al modello lavorativo tradizionale e, al tempo stesso, definisce un assetto concordato di tutele e diritti ad hoc, raccogliendo la delega legislativa di cui all’art. 2, comma 2, lett. a del d.lgs. 81/2015. Inoltre, l’accordo prende chiaramente le distanze dall’idea che il lavoro autonomo in piattaforma sia privo di tutele, con uno statuto disciplinare allineato alle esigenze e alle modalità lavorative dei collaboratori del settore. Non saremmo mai arrivati a questo risultato se un gruppo di Shopper, da oltre tre anni, non avesse avviato un percorso di relazioni sindacali innovative e complesse: ritengo che il loro contributo sia stato determinante per creare il contesto di consapevolezza e identità sindacale confluito nel percorso svolto con il sindacato confederale”.

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