Gli investimenti in pubblicità digitale crescono del 3%

Investimento pubblicità digitale
I dati dell’Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano evidenziano la resilienza del settore investimenti in pubblicità digitale

Il mercato degli investimenti in pubblicità digitale cresce del 3% rispetto al 2021, è quanto emerge dalla presentazione dei dati di Osservatorio Internet Media del Politecnico di Milano, presentati durante Iab Forum 2022. Si fa il punto sull’andamento del digital advertising di questo 2022, alla luce dell’impennata del settore nello scorso anno, ma considerando ancora i dati un preconsuntivo. “Nel 2021, anno del rimbalzo del digitale, era ancora forte l’effetto di reazione al lockdown delle aziende che -spiega Denise Ronconi, direttrice dell’Osservatorio-, nella forzata maggiore esposizione dell’audience ai media digitali nel biennio pandemico avevano visto una grande opportunità di visibilità e ritorno sugli investimenti”.

Un mercato resiliente

Il mercato della pubblicità digitale in questo 2022 vale 4,42 miliardi di euro, lieve crescita rispetto ai 4,28 miliardi del 2021, il cui motivo va ricercato probabilmente nell’incertezza del momento socioeconomico le cui ripercussioni colpiscono tutti i settori. “I fattori in campo sono quelli esterni della crisi energetica -continua la Ronconi- che ha determinato un cambio di priorità negli investimenti delle aziende, oltre alla crisi socioeconomica che si sta manifestando nel Paese”.

I protagonisti

Chi ha investito in pubblicità digitale in questo 2022? L’80% è stato intercettato dai big player internazionali con i motori di ricerca e i social network al primo posto.

Carlo_Noseda_Presidente_IAB_Italia

Si tratta di un dato che conferma un trend consolidato e che, come sottolinea il presidente di Iab Carlo Noseda, rimarrà in auge anche per i prossimi mesi.

Formati

Il formato maggiormente prediletto dalle aziende per la propria pubblicità digitale è (nuovamente) il video, che ricopre il 34% dell’investimento complessivo. Seguono display, search, classified ed eCommerce. Forte incremento per il segmento audio che, grazie al trend dei podcast, segna un +21%.

Ibridi

L’Osservatorio evidenzia un’ultima tendenza nel campo della pubblicità digitale, ovvero l’ibridazione dei mezzi classici. Parliamo, per esempio, del caso Ooh che da semplice cartellone pubblicitario diviene mix con il digitale e che cresce nettamente (+62%) anche grazie alla sempre maggiore presenza di display nei centri urbani. Un secondo caso è quello della Tv 2.0, la televisione che si è spostata sul web con investimenti pubblicitari più che triplicati negli ultimi tre anni. “La sfida in prospettiva di crescita sarà quella di capire come considerare e approcciare -evidenzia la direttrice-, lato investitori, la Tv 2.0 proprio per via della sua natura non ancora classificata”.

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