Da gennaio a ottobre 2021, i consumi di Grana Padano hanno fatto registrare un incremento complessivo del +1,4% grazie all'export (+5,8%) dei primi 8 mesi

Nel 2021 Grana Padano ha recuperato le vendite fuori casa e si conferma il prodotto dop più consumato al mondo con una netta ripresa anche del mercato estero. La ripartenza della ristorazione e del mercato fuori casa ha portato, come previsto, a una diminuzione degli acquisti nel retail in Italia (-1,4% nei primi 9 mesi 2021) e a un buon recupero (+9,1%) dell’Horeca.

Da gennaio a ottobre 2021, i consumi di Grana Padano hanno fatto registrare un incremento complessivo +1,4% grazie all'export (+5,8%) dei primi 8 mesi. La Germania (+3,1%) rappresenta il 26,5% del totale esportato. Il periodo gennaio-agosto permette di stilare questa classifica, in base ai volumi, delle prime dieci posizioni: Germania, Francia, Usa, Svizzera, UK (unico nella top ten che cala dell’11%), Spagna, Belgio, Paesi Bassi, Austria, Svezia.

Lo scenario delle vendite nel 2021 si presenta positivamente –commenta Renato Zaghini, presidente del Consorzio di Tutela del Grana Padano- a fronte di una prevista riduzione dei consumi casalinghi, aumentati moltissimo nel 2020 a causa del lockdown con il conseguente rallentamento della ristorazione fuori casa. Quest’anno si  assiste a un recupero dei consumi italiani outdoor e a una decisa ripresa dell’export in Ue e Usa. Il nostro prodotto al momento non è stato danneggiato dalla crisi, perché, come riportano alcune recenti ricerche, è percepito dal consumatore come uno dei prodotti più rassicuranti e genuini”.

Tre gli argomenti fondamentali per il comparto e il futuro del Consorzio: il piano produttivo 2022-2024, il nuovo piano strategico di marketing e comunicazione e le modifiche del disciplinare di produzione finalizzato a valorizzare ulteriormente la qualità del Grana Padano e del suo latte.

Grazie all’adozione del nuovo Piano Produttivo 2022-2024 a ogni caseificio richiedente verrà assegnato aggiuntivamente l’1% del proprio riferimento produttivo –spiega Stefano Berni, direttore generale del Consorzio-. Questo provvedimento, unito al ripristino dell’intero riferimento produttivo dopo la decurtazione deliberata a seguito della pandemia, consentirà nel 2022 di partire con un’assegnazione complessiva della produzione di un +2,2% rispetto al 2021. È un aumento che, unito alla riduzione prevista del costo della contribuzione differenziata, rende il Piano anche espansivo”.

Il Consorzio ha scelto di affidare il nuovo piano di marketing e comunicazione a Kpmg, gruppo leader nei servizi professionali alle imprese, con l’obiettivo di potenziare i consumi, grazie a un riposizionamento del prodotto e a una rivisitazione delle metodologie di investimento promozionale. “La cifra a disposizione per le attività di comunicazione sarà imponente, oltre che la più alta nella storia del Consorzio Grana Padano – sottolinea Stefano Berni-. Ipotizziamo circa 38 milioni di euro da ripartire equamente tra Italia ed estero”.

Disciplinare di produzione

Nel 2022 ci sarà anche la modifica del disciplinare di produzione depositato a Bruxelles, finalizzata a valorizzare ancora di più la qualità del formaggio e del latte delle 4.000 stalle destinate a Grana Padano, con apertura ai nuovi scenari di sostenibilità di filiera e benessere animale, e in ultima analisi per offrire ai consumatori un prodotto sempre più genuino e adeguato ai gusti odierni, nel rispetto delle antiche tradizioni del territorio e della sua gente.

 

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