Il prosciutto di Parmacotto? Sempre più al ristorante

Presentata Parmacotto selection, una linea di salumi di Maiale Nero, dedicata all’alta ristorazione, con un brand ambassador come lo chef stellato Andrea Ribaldone

Presentata Parmacotto selection, una linea di salumi di Maiale Nero, dedicata all’alta ristorazione, con un brand ambassador come lo chef stellato Andrea Ribaldone

Parmacotto selection è la nuova linea di Parmacotto dedicata ai ristoranti e alle salumerie gourmet. A spingere l’azienda verso questa nuova selezione, la voglia di farsi ambasciatori nel mondo delle prelibatezze della cucina italiana. Per farlo “bisogna essere portatori di qualità eccelsa”, dice Andrea Schivazappa, ceo di Parmacotto Group. Per questo è stata posta particolare attenzione alla scelta della materia prima: i salumi sono realizzati con carni di maiale nero, razza autoctona, allevata in piccoli allevamenti del parmense, dalla morfologia differente e dalle carni color rubino, ricche in acidi grassi. Un prodotto che si caratterizza per il gusto particolare, risultato grazie al benessere dell’animale, comunicano dall’azienda.

Più horeca ed estero: il 2024 di Parmacotto

La Spalla cotta trova un'applicazione pratica in cucina

Canale distributivo sarà quello dell’horeca, senza sbocchi per la gdo. Una scelta studiata: “Andiamo a contattare chiaramente chi può essere ambasciatore di questa grande tradizione, di questi grandi prodotti: ristoranti stellati e salumerie gourmet. Una linea che può interloquire con loro e che vuole comunicare la nostra tradizione e quella del nostro territorio (che si sta un po’ perdendo)”, continua Schivazappa.

Uno spostamento che allontana l’azienda dalla gdo e la avvicina ancora di più alla ristorazione. Infatti, se Parmacotto nasce come fornitore della grande distribuzione (che pesa circa il 60-65% del fatturato), l’obiettivo è di portare i canali oltre la gdo (tra i quali estero e horeca) a rappresentare il 70% dei ricavi (con la gdo che entro il 2026 vedrà la sua quota ridursi al 40%).

Il caro prosciutto pesa sui conti ma le prospettive per l’anno prossimo sono rosee

L’inflazione è una scure che non dà scampo a chi lavora una materia prima come la carne suina. L’azienda fa sapere di aver trasferito sui consumatori solo il minimo indispensabile dei rincari: “Stiamo uscendo faticosamente e con la consapevolezza di avere portato nei nostri listini soltanto quello che riguardava l'inflazione che ci ha colpiti direttamente, come tutta la filiera, senza andare a fare speculazione”. La cura da cavallo delle banche centrali contro il caro prezzi sembra dare i suoi frutti. Ma il ceo Schivazappa è ottimista per il 2024? “Dalla seconda parte del 2023 stiamo ritornando a valori economico-finanziari congrui al nostro business e il 2024 si appresta a essere un anno molto positivo per noi.”

Pack e proteine nobili: la via sostenibile di Parmacotto

L’approccio sostenibile di Parmacotto passa da nuovi pack, conferibili direttamente nella carta. Ma è forse in cantiere un progetto rivoluzionario, come quello di un salame vegano? “Parmacotto vegano? No -esclude il ceo del gruppo-. La nostra mission si propone di celebrare le nostre radici, la nostra tradizione. Vogliamo andare avanti su questa strada senza essere tirati per la giacchetta da magari nuove mode, nuove evoluzioni”. Non è solo una convinzione legata a un modo di essere ma un pensiero ispirato da studi scientifici: “Si fa sempre più avanti la consapevolezza dal punto di vista scientifico, di quello che vuol dire mangiar bene: si parla sempre di più di proteine animali o derivati dai formaggi. Quindi diciamo che la nostra strada è rendere il più possibile naturali e salubri i nostri prodotti. Questo è il nostro obiettivo".

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