In enoteca si continuerà ad andare
per vivere appieno l’esperienza
del vino, per stare in compagnia,
per avere il consiglio
di una persona di cui ci fidiamo.
L’enoteca è il luogo dell’incontro,
del confronto, un mondo
antico forse, ma in realtà più
che mai proiettato verso un futuro
dove la comunicazione diretta
è la parte sostanziale. In
enoteca il consumatore diventa
protagonista delle proprie scelte;
ha una sua idea o la matura
con la conoscenza e il confronto.
Il produttore, invece, beneficia
di una presenza costante in un
territorio garantendo la reperibilità
del suo marchio.
I dati dell’Enoteca regionale
dell’Emilia Romagna, associazione
fondata nel 1970 che si dedica
alla promozione e alla valorizzazione
del patrimonio vinicolo
della regione, confermano
questi aspetti. Nel 2008 l’enoteca,
che raccoglie 800 etichette
regionali, è stata visitata da circa
77.000 persone, mentre sono
stati 92 i gruppi che l’hanno visitata
per momenti di degustazione,
per un totale di 16 nazioni
rappresentate e circa 2.000 persone.
La tendenza è di estendere
questi luoghi deputati principalmente
alla promozione del prodotto
regionale anche all’estero
come il caso InCantina, la nuova
vetrina dell’Enoteca Regionale
dell’Emilia Romagna che
punta a “far vivere” il territorio
oltre confine. Posizionata nel
cuore del distretto finanziario
di Francoforte, InCantina rappresenta
una base logistico promozionale
per i produttori, ma
anche un negozio e wine bar, un
luogo di socializzazione e spazio
per presentazioni ed eventi legati
al settore enogastronomico
dell’Emilia Romagna.
Anche a Trento, l’enoteca di Palazzo
Roccabruna, proprietà
della camera di Commercio di
Trento, promuove prodotti ed
eventi legati al mondo vitivinicolo
trentino con la stessa enfasi
promozionale. Uno dei fattori
che avvicinano il consumatore
all’enoteca, è sicuramente la
presenza di griffe affermate nel
mondo vitivinicolo - regionale
nel caso di enoteche “istituzionali”
- qui più che in altri luoghi
deputati alla vendita tra cui
la Gda.
Il brand, indicatore di una grande
azienda o di una piccola cantina
emergente, rappresenta
dunque per il consumatore
la migliore garanzia della qualità
del prodotto. Se si analizza
il tipo di shopping che fanno
gli amanti del vino in enoteca si
può vedere, secondo quanto affermano
gli enotecari, che esistono
due tipologie di domanda
che si equivalgono: quella degli
eno-appassionati, ovvero coloro
che amano andare sul sicuro
(52%) con i grandi nomi e quelli
più innovativi che non disdegnano
di sperimentare, provare,
curiosare tra novità e produttori
di nicchia (48%). Anche i giovani
sembrano riscoprire le enoteche
a discapito dei locali più
ricercati e costosi, viste come
un stile di vita più semplice (anche
se non sempre è così), fatto
di compagnia, un buon bicchiere
di vino con qualche accompagnamento
gastronomico.
I contenuti dell'articolo
- Chi va a caccia di nuove leve
