Investimenti in aumento, ma ripresa ancora lontana

Urbanistica, Real Estate & Cci 2009/ 2 – Un po' di luce dopo la tempesta. Volumi crescenti e cauto ottimismo tra gli operatori.

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1. Investimenti diretti in immobili retail in Europa continentale aumentati dell’85% nel secondo trimestre 2009

2. Primo semestre 2009: in Italia effettuate 12 transazioni settoriali, per un importo di 768 milioni di euro

Stando al più recente “Italian Capital Markets Bulletin” di Jones Lang La Salle, diffuso il 23 settembre, le transazioni immobiliari dirette concernenti asset non residenziali in Italia hanno totalizzato 1,4 miliardi di euro nel primo semestre 2009, con una riduzione del 30% in rapporto allo stesso periodo del 2008, attestandosi su valori comparabili a quelli del 2003-2004. Il secondo trimestre ha denotato alcuni sintomi di una ripresa di fiducia da parte degli operatori, tornati attivi sul nostro mercato dopo una prolungata parentesi di diffuso attendismo, facendo registrare 23 compravendite contro le 13 dei primi tre mesi. Le transazioni cross border hanno rappresentato il 45% del totale, eguagliando i livelli del 2006, in crescita rispetto al 30% della prima metà del 2008, mentre la quota degli investitori domestici è passata dal 70% al 55%; è necessario, però, ricordare l’elevata percentuale di stranieri che ha venduto a italiani, con l’obiettivo di uscire dal belpaese per rivolgersi verso realtà più liquide, trasparenti e con rischi minori.

Nel complesso, secondo il Ceo Patrick Parkinson “gli indicatori rilevati a metà anno hanno evidenziato l’inizio di una possibile svolta del mercato a livello europeo. In particolare ciò è vero in quei mercati che stanno soffrendo da più tempo le conseguenze della crisi, come per esempio Londra, e dove il mercato stesso è caratterizzato da una dinamica tale per cui i prezzi si sono riallineati più velocemente con le attuali aspettative degli investitori.

Il mercato italiano è sicuramente meno veloce a reagire, e ciò potrebbe risultare in una ripresa più lenta, tenendo i capitali, in particolare quelli internazionali, lontano dal nostro paese ancora per un po’ di tempo”.

Insomma, se si vede “un po’ di luce dopo la tempesta”, per riprendere il titolo del comunicato stampa di presentazione del report, permangono problematiche di varia natura. Quali sono allora le previsioni di Jll per l’ultimo scorcio del 2009? Ecco le principali:

• Gli investitori domestici domineranno il mercato degli investimenti immobiliari in Italia nei prossimi mesi; c’è ancora grande attesa per il potenziale d’investimento degli istituzionali, soprattutto casse di previdenza, poco presenti nella prima parte dell’anno a causa delle difficoltà sia nel trovare un prodotto adeguato alle loro richieste sia a gestire in maniera efficace processi decisionali articolati.

• Chi potrà comprare nei prossimi mesi, continuerà a scegliere asset prime, con un basso rischio, localizzati in zone prime e con la garanzia di un flusso di cassa costante, un inquilino sicuro e, di conseguenza, con un basso rischio di vacancy.

• Rimane la preoccupazione legata alle previsioni negative sulla disoccupazione che lasciano prevedere per i prossimi mesi ulteriori difficoltà per il mercato locativo soprattutto nel settore degli uffici. Ciò contribuirà a incrementare la pressione sui canoni di locazione.

• I prime yields si stanno stabilizzando per tutti i settori e si prevede che nei prossimi mesi la diminuzione nei valori degli immobili sarà legata soprattutto alla diminuzione dei canoni di locazione.

• Molte società sono in difficoltà finanziarie e la tendenza diffusa tra le banche è di prevenire il ricorso alla bancarotta (risanamento docet, nda) in modo da evitare perdite ingenti legate ai tempi lunghi che in Italia caratterizzano generalmente queste procedure; inoltre oggi, rispetto a 6 mesi fa, le banche hanno più chiara la strategia da seguire e riteniamo che diverranno più attive nei prossimi mesi, nonostante rimarranno comunque caute nella concessione del credito.

• In genere, a metà anno, possiamo dichiarare che esiste un ottimismo, pur se cauto, tra gli investitori ed emergono buone opportunità in tutti i settori (uffici, logistica e retail) che gli investitori più accorti cercheranno di assicurarsi nei prossimi mesi”.
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Allegati

Cci2009/2-Investimenti
di Enrico Biasi / novembre 2009

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