La Doria destina un pacchetto di investimenti per incrementare la capacità produttiva, ridurre l’impatto ambientale e favorire la trasformazione digitale

La Doria, gruppo alimentare leader nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della grande distribuzione, controllata dal fondo Investindustrial e partecipata da alcuni membri della famiglia Ferraioli, ha approvato un piano d'investimenti per il 2023 pari a 38 milioni di euro. La cifra si aggiunge agli oltre 160 milioni investiti dall’azienda nel quinquennio 2018-2022. Gli investimenti interesseranno tre ambiti principali sui quali verranno sviluppati specifici interventi: capacità produttiva, impatto ambientale, trasformazione digitale.

Oltre agli interventi che ci permetteranno di aumentare la capacità produttiva e rendere ancora più innovativi ed efficienti aspetti legati alla produzione -commenta Antonio Ferraioli, ceo di Gruppo La Doria– amplieremo i nostri progetti in ambito Esg, confermando il nostro impegno nella transizione energetica che ha sempre fatto parte del dna di La Doria, un’azienda orientata alla sostenibilità ambientale, efficienza produttiva e innovazione tecnologica”.

Capacità produttiva

L’azienda ha deciso di rispondere al trend di crescita registrato negli ultimi anni nel mercato dei legumi, investendo nell’installazione nell’impianto di Sarno (Sa) di una nuova linea di produzione di legumi lessati in scatola. Il comparto dei legumi è in costante crescita per Gruppo La Doria: nel 2022 l’azienda ha registrato un incremento del 9% nella produzione rispetto all’anno precedente. Pilastri della dieta mediterranea, i legumi stanno vivendo, ormai da qualche anno, un momento di forte popolarità, grazie alle nuove tendenze alimentari orientate verso un approccio più salutare e sostenibile. Grazie alla nuova linea, l’azienda porta la capacità produttiva a oltre 110 milioni di scatole da mezzo kg annue, raggiungendo così una capacità complessiva annua di 340.000 tonnellate.

ESG

Tema molto caro all’azienda è quello relativo all’impatto ambientale delle proprie attività.  Un’ampia fetta degli investimenti previsti nel 2023 sarà dedicata a progetti in attività Esg.  Gli interventi previsti permetteranno di ridurre le emissioni di CO2 annue di 1.000 tonnellate. La Doria ha identificato due tipologie di interventi finalizzati a ridurre le emissioni Scope1 –quelle generate dall’azienda – e le emissioni Scope2, generate indirettamente da consumo energetico.

Per quanta riguarda la prima tipologia, La Doria ha previsto due interventi per ridurre l’utilizzo di gas combustibile. Il primo consiste nell’installazione di generatori e caldaie ad alta efficienza energetica (in grado di consumare meno gas combustibile) negli stabilimenti di Lavello e Fisciano: i nuovi generatori ridurranno di circa 600 tonnellate all'anno le emissioni di CO2.

Nello stabilimento di Sarno sarà invece l’installato un impianto di concentrazione del pomodoro a compressione meccanica, che non utilizzerà per il suo funzionamento gas combustibile e consentirà di azzerarne il consumo, riducendo le emissioni (circa 250 tonnellate CO2/anno).

Per quanto riguarda la riduzione di emissioni Scope2, il principale intervento riguarderà il maggiore utilizzo di energia rinnovabile. Saranno installati impianti fotovoltaici, già presenti nei siti di Sarno e Fisciano, anche nello stabilimento di Angri. I quasi 900 pannelli fotovoltaici copriranno, sui tetti degli impianti, una superficie pari a 3.100 mq con una riduzione delle emissioni di oltre 150 tonnellate CO2/anno. Grazie a questo intervento, La Doria avrà quasi 100.000 mq di pannelli fotovoltaici (considerando i 3 stabilimenti) che equivalgono a una riduzione annua di emissioni pari a circa 1.400 tonnellate di CO2.

Digital Transformation

L’ultima tipologia di interventi pianificati per il 2023 si pone come obiettivo quello di incrementare la capacità dell’azienda di competere nel mercato globale, attraverso interventi di trasformazione digitale finalizzati a velocizzare l’esecuzione delle attività core business, migliorare l’affidabilità delle informazioni trattate e mitigare i rischi derivanti da attacchi cyber. L’azienda ha concentrato i propri interventi in quattro ambiti precisi: Business intelligence (con l'adozione di soluzioni avanzate di analisi dei dati provenienti da tutti i processi aziendali); Smart manufacturing, con un insieme di interventi orientati all’interconnessione digitale degli impianti con i sistemi gestionali Erp e Mes; Cyber Security, interventi sull’infrastruttura tecnologica per garantire la sicurezza informatica; e infine interventi di aggiornamento del sistema informativo Sap Erp per reingegnerizzare i processi aziendali e costruire una piattaforma informativa su cui integrare una serie di soluzioni innovative a supporto dei flussi amministrativi e della supply chain.

 

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