La Doria, riconoscimento dell’Onu per l’impegno green

L'azienda campana ha aderito allo United Nation Global Compact, la più grande iniziativa di sostenibilità aziendale al mondo basata su dieci principi universali relativi ai diritti umani, al lavoro, all’ambiente e alla lotta alla corruzione

Un processo più che uno o più interventi, magari slegati tra loro. Il tema della sostenibilità è entrato in una nuova era, complice la pressione crescente di legislatori e consumatori, con le aziende chiamate a mettere in campo risultati crescenti nel tempo. In questa cornice si inquadra la strategia de La Doriagruppo campano attivo nella produzione di derivati del pomodoro, sughi, legumi e succhi di frutta a marchio della grande distribuzione, che ha aderito allo United Nation Global Compact, la più grande iniziativa di sostenibilità aziendale al mondo basata su dieci principi universali relativi ai diritti umani, al lavoro, all’ambiente e alla lotta alla corruzione.

Organizzazione all’avanguardia

“Siamo molto orgogliosi di unirci a migliaia di altre aziende a livello globale impegnate nello sviluppo di un’economia mondiale sana e sostenibile che garantisca a tutti un futuro migliore” –, ha dichiarato il ceo Antonio Ferraioli –, consapevoli della nostra responsabilità nei confronti della Terra, della filiera, delle comunità e dei territori di riferimento, poniamo da sempre molta attenzione alle implicazioni sociali e ambientali, prima che economiche, della nostra attività al fine di conseguire una crescita sostenibile.

L’adesione conferma il percorso da tempo avviato dall’azienda che fa capo al fondo Investindustrial ed è partecipata da alcuni membri della famiglia Ferraioli.

Le aziende che fanno parte del consesso internazionale si impegnano a rendicontare annualmente le pratiche e le strategie aziendali adottate in un’ottica di sostenibilità nel lungo periodo attraverso la mappatura delle attività implementate e dei risultati raggiunti nell’arco temporale di riferimento.

La certificazione di filiera

Nel 2022 La Doria ha ottenuto la certificazione Social Footprint per la filiera del pomodoro, la prima certificazione che valuta l’impronta sociale di un prodotto attraverso l’analisi dell’organizzazione, delle persone e della filiera. Per ottenere la certificazione, il gruppo ha mappato tutti i fornitori di pomodoro fresco, di packaging e di ingredienti e calcolato l’impronta sociale su alcuni aspetti relativi alla tutela dei lavoratori.

Inoltre, il Piano investimenti 2023, pari a 38 milioni di euro, prevede circa 7 milioni di euro destinati a progetti in attività Esg che permetteranno all’azienda di ridurre ulteriormente le emissioni annue di mille ton di CO2.

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