"La Bella Logistica" è il titolo del convegno di Scenari Immobiliari sugli investimenti in Europa e in Italia nel comparto dell'immobiliare logistico

Nel 2021 gli investimenti in immobili logistici in Europa hanno raggiunto i 68 miliardi di euro, il 20% delle risorse allocate nel comparto immobiliare, con un incremento di oltre il 50% rispetto al 2020. Regno Unito, con circa 19 miliardi di euro di beni transati, Germania (10 miliardi, +25%) e Francia (oltre 6,5 miliardi) dominano la classifica europea.

Anche in Italia il mercato immobiliare della logistica nel 2021 conferma la crescita che lo caratterizza da diverso tempo: investimenti pari a 2,8 miliardi di euro hanno spinto il comparto in vetta alle allocazioni di capitale grazie alla crescente attenzione degli investitori istituzionali esteri e all’aumento di domanda di spazi nei mercati 'secondari'.

Sono alcuni dei principali dati emersi nel corso del convegno La bella logistica, durante il quale Scenari Immobiliari ha presentato il Rapporto 2022 sul mercato immobiliare della logistica in Europa e in Italia, realizzato in collaborazione con Sfre, società di project & construction management, specializzata in immobili di logistica e light-industrial.

In Italia, nel 2021, il comparto logistico ha fatturato circa 5,3 miliardi di euro, in aumento del 7% rispetto all'anno precedente. La previsione di crescita per il 2022 è del 4%. Il nord Italia è ancora il mercato con il maggiore assorbimento (72%). Seguono a molta distanza il Centro con il 15% e l'area del Sud e delle Isole (13%). La costante crescita del mercato logistico ha portato il patrimonio immobiliare attuale a superare i 44 milioni di mq, grazie a sviluppi di oltre 1,6 milioni di mq, +6% rispetto alle nuove superfici realizzate nel 2020. Le stime per il 2022 prevedono una pipeline di poco superiore a 1,7 milioni di mq.

L'incremento medio dei canoni degli immobili logistici In Italia, nel 2021, ha superato il 9%, con quote più elevate per Milano e la Lombardia. Contestualmente i prezzi hanno registrato un incremento medio del 17% derivante da rendimenti in costante diminuzione e dalla crescita a livello nazionale dei canoni medi.

“Gli immobili logistici costituiscono un asset class capace di garantire trend positivi e stabili nel medio-lungo periodo in grado di superare tensioni economiche e politiche - commenta Francesca Zirnstein, direttore generale di Scenari Immobiliari–. In Italia questo si è tradotto in una crescente attenzione da parte di investitori istituzionali, nazionali ed esteri, in particolare player statunitensi e in misura crescente attori provenienti dal sud-est asiatico. Sul comparto logistico la forte pressione della domanda, che spesso supera l’offerta di spazi disponibili, vede un interesse crescente per immobili di grado A. Parallelamente, la spinta sostenuta delle nuove modalità di acquisto di servizi e prodotti, in primis l’eCommerce, ha consolidato la domanda di immobili last mile/last touch che si sviluppano con dimensioni unitarie ridotte, dai 5.000 ai 15.000 metri quadrati, e che oggi hanno un margine di crescita potenzialmente enorme, aprendo alla possibilità di nuovi investimenti in location secondarie. Da qui il bisogno di sviluppare una nuova governance che metta a sistema obiettivi, accessibilità, efficacia, evoluzione del settore, sostegno e protezione delle maestranze, contenimento delle esternalità ambientali, verifica dell’impatto. Non solo logistica sostenibile, ma anche una presenza più adatta agli ambiti fisici, ai territori ospitanti, alle esigenze di chi vi lavora”.

Parole chiave della "bella logistica"

“Come diceva un mio professore, Se la logistica funziona bene in un territorio nazionale, quell’economia nazionale funziona bene -aggiunge Filippo Salis, ceo e fondatore di Sfre- Oggi, una logistica che funziona bene, una ‘bella logistica’, è una logistica che diventa light industrial di grande livello, sviluppando i suoi edifici non più come semplici big box, ma come poli ad alta complessità tecnologica, progetti in cui le parole chiave sono: automazione, innovazione, sostenibilità, flessibilità e riqualificazione. Quindi il concetto di Bella Logistica è un concetto ampio e diversificato. Esempi concreti: Fire Safety Engineering come metodologia nella progettazione antincendio; Greenwalls, Landscaping ed Esg che, quindi, non è più solo un valore ambientale, ma un valore sociale, reale e preciso, capace di assecondare l’esigenza finanziaria. Questa la strada per un asset class capace di grandi risultati in termini di Net Carbon Zero e Carbon Footprint”.

Il 2021 può considerarsi come l’anno di transizione e di evoluzione dell’asset logistico verso un comparto orientato a innalzare gli standard di salubrità (in risposta all’evento pandemico Covid-19), intermodalità e sostenibilità sociale-economica-ambientale. A dimostrazione della crescente sensibilità da parte di operatori e investitori verso queste tematiche, spicca la ricerca e la volontà di investire in asset e edifici in grado di rispondere ai criteri Esg, con attenzione all’efficienza energetica e ambientale garantita da sviluppi immobiliari certificati Breeam e Leed e alle ricadute sociali e all’efficienza gestionale.

 

 

 

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