L’adozione di Rfid e IoT apre a orizzonti ancora inesplorati anche nel retail

Rfid iot retail
Inedite e interessanti opportunità anche per il Retail 4.0, com’è emerso dall’evento “Quando gli oggetti parlano. Le opportunità IoT e Rfid” di GS1

Gli oggetti parlano, come mostrano smart meter o smart store, e possono farlo sempre di più, con maggiori benefici per aziende e consumatori. Serve però un linguaggio comune, perché senza standard condivisi il sistema non funziona e crescono costi e inefficienze. Un obiettivo che vuole perseguire GS1 Italy nel suo piano a sostegno della tecnologia Rfid.

La rivoluzionaria Industria 4.0 porta in casa, al negozio o in campagna un approccio connesso e pianificato. Tra le sue tecnologie spicca l’Internet of Things, o IoT, che consente di identificare e tracciare in modo automatico e univoco ogni oggetto attivo e passivo che ne è equipaggiato. I numeri sono impressionanti, con un potenziale oggi valutabile in cinque trilioni di oggetti.

Parte fondante dell’IoT è l’Rfid, un sistema di identificazione degli oggetti tramite targhette elettroniche che comunicano con antenne passive (come il Telepass). L’Rfid apre inedite e interessanti opportunità anche per il Retail 4.0, com’è emerso dall’evento “Quando gli oggetti parlano. Le opportunità IoT e Rfid” promosso da GS1.

opportunità rfid iotScenari di applicazione di Rfid e Iot nel progetto di Gs1 con l'Università di Parma

Tecnologia, standard, indagine, azioni: ecco il programma di GS1 Italy, che -insieme all’Rfid Lab dell’Università di Parma- ha presentato un progetto che si svolgerà per tutto il 2022. “In un futuro prossimo l'applicazione e l'evoluzione delle tecnologie IoT apriranno orizzonti finora inesplorati, abiliteranno nuovi paradigmi di supply chain, per un mondo sempre più connesso, trasparente e sostenibile, per il beneficio di tutti”, ha spiegato Antonio Rizzi, full professor, industrial logistics & supply chain management dell’Università di Parma.

Servono però linguaggi condivisi. È per questo che GS1 ha sviluppato lo standard Electronic Product Code (EPC). “L’Iot e quindi l’Rfid sono mezzi nelle mani dell’azienda, ed Rfid è una scelta strategica -ha spiegato Linda Vezzani, GS1 visibility and Rfid standards specialist di GS1 Italy-. Per filiere aperte la scelta si orienta su un linguaggio globale interoperabile, lo standard GS1 Epc: non c'è da reinventare la ruota perché è l'identificazione già usata per i codici Gtin, Sscc, GS1 GLN ed altri. Ma anche scelte proprietarie possono usare standard, anche in vista di un allargamento degli orizzonti”.

Abbiamo quindi tecnologia e linguaggio comune. “Ora occorre investire nella formazione del capitale umano -ha concluso Massimo Bolchini, standard development director di GS1 Italy-. Per questo GS1 Italy presenta un piano per rilanciare il tema Rfid e riportarlo all’attenzione della business community, confermando il suo ruolo di attore neutrale, che presidia gli standard globali, supporta le imprese utenti a favore di tutto il largo consumo”. Primo step di questo piano è un sondaggio su largo consumo, abbigliamento e healthcare, per costruire l’agenda delle attività del 2022.

Tra i retailer che ne fanno già uso con successo spicca Decathlon, come ci ha raccontato Stefano Bonomi, area operation manager in una puntata del nostro podcast #Markuptech

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome