Largo consumo: Iri prevede una ripresa moderata per fine 2019

Una chiusura d'anno con prospettive favorevoli sia per i volumi che per i ricavi, con vendite che a valore registreranno +0,9% rispetto al 2018

Andamento tendenzialmente ottimistico per volumi e valori di largo consumo e retail in chiusura del 2019. Ad offrirci una previsione sul tema è Iri, che parla per fine anno di " uno scenario moderatamente positivo dei consumi, che contrasta con un atteso peggioramento a medio termine dove probabilmente saranno non più rimandabili le manovre di aggiustamento dei conti pubblici, necessariamente di orientamento restrittivo (in primis il rischio di aumento dell’Iva)".

Volumi e comparti
Si prospetta un anno di recupero dei volumi per la maggior parte dei comparti del Largo Consumo Confezionato (+0,6% il dato complessivo). Sono perciò riviste al rialzo le previsioni espresse all’inizio di quest’anno. La crescita più elevata si registrerà per le Bevande, che comunque non recupereranno appieno i livelli di consumo registrati nel 2017 (due anni fa). Riprendono a salire anche gli acquisti degli Alimentari grazie soprattutto al contributo di Freschi ed Ortofrutta. Ancora aspettative di flessione per il Cura Casa. Il Cura Persona segnerà invece un parziale recupero del calo subito l’anno scorso. Resta l’incognita dell’evoluzione climatica che potrebbe modificare anche di molto (in positivo o in negativo) le performance soprattutto di Bevande e di molti mercati stagionali dell’Alimentare.


Valore e comparti 
Le attese sono positive anche per i ricavi, sostenuti dai volumi. Il rallentamento dei prezzi, più marcato rispetto alle attese espresse in precedenza, stimola la crescita della domanda a volume che diviene perciò il primo contributore al trend delle vendite in valore. Queste ultime si attesteranno al +0,9% rispetto all’anno precedente. In controtendenza il Cura Casa che soffre ancora di una domanda debole in presenza di prezzi sostanzialmente fermi.

Tra gli elementi che stanno determinando l’andamento del comparto e che ne influenzeranno le tendenze anche nei prossimi mesi sono:
- Una dinamica dei prezzi in rallentamento, coerentemente con l’inflazione generale. Ciò aiuterà a sostenere la domanda a volume.
- Il rinnovo dell’offerta (che segue i nuovi trend valoriali consolidatisi negli ultimi anni) che, benché in rallentamento, continuerà a portare una moderata spinta ai consumi.
- Un calendario favorevole. (Parte degli acquisti di Capodanno sono confluiti nella contabilità dell’anno commerciale 2019. Ciò ha portato in eredità all’anno corrente un paio di decimi di punto di crescita della domanda).
- L’effetto climatico. Il giugno “bollente” ha consentito di recuperare i contraccolpi negativi sulle categorie di stagionalità estiva causati da una primavera eccezionalmente fredda e piovosa.

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