Latte e formaggi: come si alimenta il futuro del settore

Il Gruppo Lactalis punta sull'Italia con un investimento di 160 milioni di euro nel 2023-2024 e una ricaduta su tutta la filiera di settore

Il Gruppo Lactalis punta sull'Italia con un investimento di 160 milioni di euro nel 2023-2024 e una ricaduta su tutta la filiera di settore

La nuova sede italiana di Lactalis è stata la cornice per presentare i dati dello Studio Impatto Paese condotto da The European House–Ambrosetti. Nel corso dell'evento Alimentiamo il futuro è emerso l'impatto crescente che il Gruppo sta avendo nel nostro Paese. Lactalis rappresenta il primo acquirente della filiera del latte italiana, con una raccolta annua di circa 1,5 miliardi di litri, pari all’11,7% del valore complessivo della produzione nazionale, ed è la prima realtà internazionale del settore agroalimentare per numero di siti produttivi sul nostro territorio. Si tratta inoltre del più importante player del settore lattiero-caseario nazionale, con 2,9 miliardi di euro di ricavi e il 14,5% di tutto il fatturato del comparto. Parte dell'omonimo Gruppo francese leader a livello mondiale nel settore dei prodotti lattiero-caseari, il Gruppo Lactalis è presente in Italia con alcuni nomi molto noti dell'industria agroalimentare: Invernizzi, Cademartori, Locatelli, Galbani, Parmalat, Gruppo Castelli, Leerdammer e Ambrosi. Un portafoglio di brand di aziende che si traduce a livello nazionale con 4.000 referenze - tra latte, formaggi, salumi e Dop, 6 business unit, 31 stabilimenti e un fatturato di oltre 2,9 miliardi di euro. Come primo produttore italiano di latte, formaggi e formaggi Dop, il Gruppo distribuisce i propri prodotti a più di 20 milioni di famiglie, raggiungendo circa 7 mila località, ossia l’85% dei comuni italiani. A livello mondiale, il Gruppo Lactalis è leader dei prodotti lattiero-caseari con oltre 28,3 miliardi di euro di fatturato, 86.000 collaboratori e 270 stabilimenti in 51 Paesi.

L'Italia è centrale nella strategia del Gruppo internazionale

A conferma dell’Italia come Paese strategico per il Gruppo Internazionale, Lactalis ha

Giovanni Pomella, amministratore delegato di Lactalis in Italia

annunciato un investimento per il biennio 2023-2024 di 160 milioni di euro. Un impegno ingente che riguarda in particolare i temi della sostenibilità, ricerca e sviluppo (gli investimenti in r&s sono aumentati del 8,2% nell’ultimo quinquennio, con una crescita prevista tra il 2022 e il 2024), logistica, ammodernamento degli stabilimenti e valorizzazione delle Dop, ma anche il nuovo headquarter milanese, nella Torre Nuvolari a sud-ovest della città, presso la fermata Romolo della linea verde, MM2. “In un contesto economico sempre più dinamico, è essenziale investire nello sviluppo della filiera lattiero-casearia per garantire la sua competitività -ha dichiarato Giovanni Pomella, amministratore delegato di Lactalis in Italia-. Come leader del settore abbiamo la responsabilità non solo di continuare ad investire, ma anche di fare rete e individuare percorsi condivisi dai diversi attori del comparto, che possano supportare i prodotti lattiero caseari italiani in casa, attraverso un sempre maggiore focus sulla sostenibilità, e all’estero, attraverso la valorizzazione delle nostre specialità locali. I numeri dello studio condotto da The European House - Ambrosetti mostrano che Lactalis continua a crescere e far crescere il settore agroalimentare e l’economia italiana, in modo responsabile nei confronti dell’ambiente e della società”. Negli ultimi cinque anni il Gruppo ha investito in Italia oltre 248 milioni di euro, un valore pari al 60% di quanto stanziato dal Pnrr per l’innovazione e meccanizzazione del settore agricolo. Una mole di investimenti riguardanti diversi ambiti, dalla sicurezza alimentare alla tutela della salute dei dipendenti, dalla riduzione degli impatti ambientali alla riduzione della complessità operativa e all’aumento della capacità produttiva.

Le ricadute virtuose su tutta la filiera e l'indotto

Lactalis sta dando vita in Italia a un significativo aumento delle proprie ricadute economiche, misurate come giro d'affari diretto, indiretto e indotto, generando un valore pari a 7,6 miliardi di euro. Il risultato si traduce in un moltiplicatore economico di 2,6 tale per cui ogni euro di ricavi diretti del Gruppo si traduce in 1,6 euro nelle filiere economiche coinvolte. “Sommando gli effetti diretti a quelli indiretti e indotti nell’economia -ha commentato Emiliano Briante, associate partner e responsabile business & policy impact di The European House–Ambrosetti- Lactalis ha generato quasi 2,8 miliardi di euro di Pil nel 2022, in crescita del +24,7% rispetto al valore che avevamo calcolato due anni fa per l’anno 2020, segno di una crescente capacità del Gruppo di generare valore e contribuire alla crescita economica del Paese. Lactalis rappresenta inoltre la prima realtà internazionale dell'agroalimentare per numero di occupati in Italia, con oltre 5.300 dipendenti diretti. Anche in questo caso abbiamo misurato l’impatto indiretto e indotto, che porta il contributo occupazionale della presenza del Gruppo in Italia a oltre 23.500 occupati complessivamente sostenuti lungo le diverse filiere attivate. Si tratta di un incremento del +23,6% rispetto al 2020.”

In Italia Lactalis coinvolge oltre 5.650 aziende come fornitori, con acquisti per un valore complessivo di 1,85

Giovanni Pomella, amministratore delegato di Lactalis in Italia

miliardi di euro nel 2022, di cui il 10% nel comparto degli imballaggi e del packaging. Le poi rappresentano l'82% dei fornitori e, nel 2022, tali realtà (fornitrici di prodotti lattiero-caseari di Lactalis in Italia) sono state più produttive del 48% rispetto alle altre PMI comparabili.

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