“ShowREAL” cambia (finalmente) la rappresentazione della disabilità

La campagna sociale digital, ideata e promossa da Valore D, Fondazione Diversity, Obe e Yam112003, invita pubblicità (e aziende) a un cambio di passo

I disabili non sono gli eroi della quotidianità che "ce la fanno" con paternalistica pacca sulla spalla, non sono il tributo che si deve pagare per il politically correct della comunicazione e nemmeno persone cadute in disgrazia da utilizzare come prosaica leva emotiva. Le persone disabili sono semplicemente parte di quella normale varietà umana che esiste da quando esiste il mondo, con tutte le sotto-sfaccettature del caso a livello fisico, caratteriale e così via. Parliamo di un 26% della popolazione degli Stati Uniti e del 24% dell’Unione Europea secondo i dati Eurostat 2019 e Nielsen Ad Intel. Eppure, su quasi 450.000 pubblicità in prima serata sulla tv via cavo e via etere nel febbraio 2021 negli Usa, solo l'1% includeva la rappresentazione di temi, immagini o argomenti legati alla disabilità (dati Nielsen Ad Intel). La questione, insomma, o è stereotipata o è nascosta.

Proprio per cambiare questo scenario narrativo e promuovere una rappresentazione più autentica delle persone con disabilità è nata la campagna sociale digital ShowREAL, ideata e promossa da Valore D, Fondazione Diversity, Obe - Osservatorio Branded Entertainment e Yam112003, con la collaborazione di un team di professioniste e professionisti con disabilità, tra cui Marina Cuollo, D&I consultant di Diversity Lab, e Arianna Talamona, content strategist di Yam112003. Dal 1° dicembre - in occasione della Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità che ricorre il 3 dicembre – la campagna è diffusa e visibile sui canali social dei partner e dei protagonisti di progetto e sulla landing page dedicata, studiata e realizzata per essere accessibile grazie ai partner AccessiWay e Incode.
La campagna di sensibilizzazione “showREAL”, che sarà seguita da altri contenuti social, non offre solo uno sguardo provocatorio sulla rappresentazione autentica della disabilità, ma anche un invito all'azione, per promuovere un cambiamento consapevole nell'industria della comunicazione e suggerire gli strumenti per farlo. In assenza di una vocazione aziendale all'autenticità, ricordiamo anche qualche numero che certifica i "vantaggi monetizzabili" legati a un cambio di passo sul tema: il Diversity Brand Index 2023 mostra, infatti, che in Italia il 69% della popolazione è maggiormente propensa alla relazione e all'acquisto dei brand più inclusivi e ben 7 persone su 10 consigliano tali marchi, con un impatto sul fatturato del +21%.

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