Le tendenze dei brand del lusso diventati retailer

Sulla scia di consumatori sempre più imprevedibili, il settore lusso globale ha effettuato negli ultimi 40 anni i suoi maggiori investimenti nel retail, secondo un trend confermato dall’indagine annuale Altagamma Retail Evolution, presentata in parallelo alla True Luxury Global Consumer Insight. Si rende tuttavia necessario per le imprese del luxury un passaggio di focus dall’apertura di nuovi punti negozi alla crescita organica, volta ad incrementare la produttività degli spazi esistenti con relativo ritorno economico e di quotazione.
La prima strada da intraprendere in tal senso sembrerebbe essere quella di e-commerce e Crm integrati con l’ambiente fisico, in linea con le esigenze espresse dagli acquirenti che sono influenzati dalle possibilità derivanti dalla digitalizzazione dei brand di alta gamma al 62%. A livello di importanza attribuita alla qualità manifatturiera, il secondo fondamentale fattore guida, resta invece in testa il Made in Italy per abbigliamento, pelletteria e gioielleria.
Tra i trend individuati dall’analisi degli oltre 12.500 punti vendita emerge inoltre la tendenza dei marchi del lusso a riconsiderare la presenza retail delle linee diffusion e giovani, per via della concorrenza con i venditori fast-fashion e di fascia media, nonché l’abbandono dell’entry price nel comparto accessori, in favore di accessibilità e premium.

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