L’Europa dei quanti fa i suoi conti con Ibm

L'ecosistema del quantum computing continua l’espansione con la IBM Quantum European Cloud Region che sarà attiva dal 2024

Entro il 2024, Ibm aprirà il suo primo data center quantistico in Europa. Sarà il secondo data center Quantum e la seconda cloud region quantistica di Ibm, dopo quella nello stato di New York. In un periodo di grande trasformazione dei processi produttivi industriali e sociali, l’iniziativa faciliterà l'accesso di aziende, istituti di ricerca e agenzie governative a sistemi di calcolo quantistico all'avanguardia. Si prevede che il data center sarà operativo nel 2024 e ospiterà diversi sistemi di calcolo quantistico Ibm, ognuno con processori capaci di gestire più di 100 qubit, denominati utility scale.

Questo tipo di elaborazione offre la promessa di risolvere problemi tecnologici e organizzativi, rendendo essenziale per l'Europa mantenere la propria competitività in futuro. L'adozione del Quantum Computing è ipotizzabile in svariate classi di problem solving per l'industria ma anche in ambito il retail, soprattutto di quelle organizzazioni più grandi e strutturate. In particolare si può pensare alla logistica, al product placement fino all'efficienza energetica. Questo tipo di elaborazione porta sia a soluzioni più complete, sia a un ventaglio di alternative sullo stesso scenario, ideali per variare tattica all'interno della stessa strategia. Per favorire la crescita dell'intero ecosistema, sono necessari investimenti da parte di aziende innovative. I principali successi attuali si concentrano nella scienza dei materiali, nella fisica delle particelle, nella transizione energetica, nella sostenibilità e nelle applicazioni finanziarie.

Centro statunitense, cuore tedesco

La scelta della sede è caduta giocoforza in Germania per quanto fatto finora da Ibm nel settore. È stata scelta Ehningen, nello Stato del Baden-Württemberg, andando a rafforzare ulteriormente l'ecosistema già consolidato da Fraunhofer, con clienti e partner provenienti dall'industria e dalla ricerca. Il centro è in realizzazione presso la locale sede di Ibm e fungerà da Quantum European Cloud Region di Ibm.

Anche l'Italia sta cercando la propria strada in questo campo. Nel luglio 2022, l'Italia ha stanziato 320 milioni di euro per tre anni per la tecnologia quantistica attraverso l'istituzione del Centro Nazionale per Hpc, Big Data e Quantum Computing, dando vita a Leonardo, uno dei centri più potenti al mondo, in linea con la strategia europea. "In Europa sono presenti alcuni degli utenti più avanzati al mondo di computer quantistici -ha confermato Jay Gambetta, Ibm fellow e vice president di Ibm Quantum- e l'interesse sta costantemente aumentando".

Specificità europea per potenza ed innovazione

Gli utenti in Europa e nel resto del mondo potranno esplorare il calcolo Quantum basato su cloud. Il data center soddisferà i requisiti normativi europei in materia di dati, compresa l'elaborazione di tutti i dati di lavoro all'interno dei confini dell'Ue. Il calcolo quantistico è una tecnologia specializzata che risolve problemi specifici utilizzando hardware particolari. Ovunque venga impiegato, offre un grande aiuto nell'ottimizzazione, portando spesso a formulazioni più precise dei problemi affrontati in modo convenzionale.

Attualmente, la rete Ibm Quantum comprende oltre 60 organizzazioni in tutta Europa che accedono all'hardware e al software quantistico tramite il cloud. Ibm Quantum e il software open-source Qiskit vengono usati in oltre 100 corsi universitari in Europa. Un milione di studenti in Europa ha migliorato le proprie competenze in ambito quantistico attraverso hackathon, workshop e digital learning sponsorizzati da Ibm.

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