Linkontro 2022: il clima di incertezza allarga la forbice sociale nel Paese

Le famiglie più povere passano dal 10% di febbraio al 17% attuale. Oltre metà della popolazione si mantiene cauta nell'effettuare gli acquisti

Che la crescita dell'inflazione ed il progressivo calo del potere d'acquisto stiano impattando sulle famiglie italiane è cosa nota. Più interessante è rilevare come il clima di incertezza degli ultimi 3 mesi, ovvero dallo scoppio della guerra in Ucraina, stia anche ridisegnando i profili dei consumatori italiani e stia verosimilmente allargando la forbice della diseguaglianza nel nostro Paese.
Se ne è parlato durante l'intervento curato da Debora Costi, consumer analytics & insight manager NielsenIQ, e Marco Pellicci, eCommerce leader NielsenIQ, che hanno suddiviso le famiglie italiane in 5 categorie, definite sulla base delll'impatto del contesto economico sulla loro quotidianità e sulle loro abituidini di spesa.

Il quadro che ne è emerso evidenzia alcune differenze interessanti rispetto alle rilevazioni effettuate da NielsenIQ solo a febbraio 2022, quando si cominciava ad uscire dalla stretta della pandemia e prima dello scoppio della guerra in Ucraina. A febbraio, il 10% degli italiani era rappresentato da strugglers (fragili), ovvero famiglie in difficoltà economica. Da marzo, quindi sostanzialmente con l'inizio del conflitto, la categoria è aumentata al 17%, venendo a rappresentare circa 1/5 della popolazione italiana.
Un 14% del totale, a inizio febbraio, era costituito dai rebounders, i convalescenti, ovvero famiglie impattate dai 2 anni di crisi, ma che ora sono in ripresa. Questa categoria, ora, è passata a rappresentare solo il 9% della popolazione italiana. Inevitabile chiedersi se parte di queste famiglie non sia confluita in quel 17% di più fragili.

A inizio anno il 52% della popolazione era costituito da cautious, ovvero da famiglie che sono uscite quasi indenni dalla crisi, ma per le quali la prudenza è all'ordine del giorno, anche nel fare le spesa. La categoria è cresciuta di due punti percentuali da marzo in poi.
Gli unchanged, gli stabili, cioè coloro che non hanno subìto alcun impatto dall’arrivo del covid, e che hanno voglia di ricominciare a vivere una vita 'come prima della pandemia', anche in termini di spesa, sono passati dal 18% del totale prima di marzo, per scendere al 16% a seguito dello scoppio della guerra. Infine, negli ultimi 2 mesi, la categoria dei thrivers (antifragili), ovvero di coloro che non solo non hanno risentito dei due anni di pandemia, ma anzi si sono arricchiti, è scesa dal 7% all'attuale 4%.

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