Merlata Bloom apre e ravviva il nuovo polo urbanistico di Milano

Merlata Bloom Milano ha finalmente aperto. Non chiamatelo, però, centro commerciale, ma Lifestyle Center. Lo ribadiscono Anand Remtolla, chief commercial officer di Nhood Italy, e Alessandro Ossena, direttore di Merlata Bloom Milano. Un centro quasi mastodontico, 210 attività fra le quali: 43 locali di ristorazione al primo e secondo livello, il giardino invernale (winter garden) in legno e vetro con ampi affacci sul parco circostante e numerose prime aperture internazionali o di format inediti per il mercato italiano. Merlata Bloom Milano è un ulteriore e importante tassello del futuro completamento di un nuovo distretto urbano che si sta completando nel quadrante nord-ovest di Milano, un luogo di incontro e shopping che anima questa riqualificazione, frutto della partnership pubblico-privato, tra il quartiere residenziale UpTown di Cascina Merlata e il distretto dell’innovazione Mind.

Merlata Bloom collocato tra Up Town e Mind

Sviluppato dalla società Merlata Mall Spa, Merlata Bloom Milano è un nuovo punto di riferimento anche per i primi residenti del nuovo distretto - circa 7.000 persone equivalenti a 2.500 famiglie –, per il quartiere del Gallaratese-Rho, fino a superare 3.600.000 possibili clienti.

Merlata Bloom funge da raccordo tra Cascina Merlata e Up Town e i nuovi poli tecno-sanitari di Mind. Stiamo parlando del Quadrante Nord-Ovest di Milano, un'area di 900.000 mq, quella dell'Expo 2015, tra Pero e Molino Dorino, uno dei più complessi progetti urbanistici a livello europeo, sul quale Euromilano ha cominciato a investire nel 2007-2008. Quindi, quando tutta la riqualificazione andrà a regime (fine anni Venti del nuovo Millennio), questo grande progetto avrà oltre 20 anni.

La riqualificazione e il rilancio urbanistico vede la presenza di MIND, Human Technopole, la nuova sede dell’Ospedale Galeazzi, il Campus dell’Università Statale e lo sviluppo residenziale di Milano Uptown. In questo contesto si inserisce appunto Merlata Bloom, forse il nucleo più sexy del progetto. Un centro commerciale progettato e disegnato dallo studio internazionale CallisonRTKL di Jorge Beroiz, architetto molto attento al tema della sostenibilità, che ha spiegato le caratteristiche estetiche, di design e di materiali, alla luce anche delle migliori prestazioni in termini di risparmio totale delle emissioni nell’intero ciclo produttivo.

Come ha ricordato Alessandro Ossena, per Merlata Bloom hanno lavorato più di 700 maestranze nelle fasi di cantiere, e oltre 3.000 nelle fasi di allestimento. A pieno regime, Merlata Bloom Milano prevede di generare, tra collaboratori diretti e indiretti, circa 2.000 nuovi posti di lavoro. Un’opportunità aperta anche alle categorie più fragili grazie all’accordo con il fondo Diamo Lavoro di Fondazione Caritas Ambrosiana nella Diocesi di Milano, che offre formazione e accompagnamento al lavoro a persone disoccupate e in profonda difficoltà economica, e l’hub Afolmet RedPoint realizzato da Afol Metropolitana con il supporto di Merlata Bloom Milano e la collaborazione di Nhood ed EuroMilano, promosso dal Comune di Milano e da Città metropolitana di Milano.  

Il progetto è a cura della società Merlata Mall Spa, co-finanziato da Ceetrus, ImmobiliarEuropea e Sal Service. Merlata Bloom Milano è gestito e commercializzato da Nhood Services Italy sin dalla fase progettuale.

Tenant mix: le principali novità

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Non dimentichiamo che Merlata Bloom è un polo di attrazione per lo shopping, la socialità, il relax gastronautico all'interno di un progetto di riqualificazione urbanistica che Luigi Borrè, presidente di Euromilano, ha ricordato ieri a grandi linee. "Euromilano ha investito in tutta questa area nel 2007, il masterplan è del 2012. Oggi abbiamo 700 appartamenti di housing sociale, con 1.400 appartamenti e 7.000 persone che già abitano e altri 7.000 che verranno. Lo sviluppo fra Mind e UpTown vale in investimento di 1,5 miliardi di euro". Anche Carlo Masseroli, nominato di recente Head of Market and Development di Nhood Italy, ha ricordato la storia amministrativa e urbanistica di questo nuovo polo ("Facevo l'assessore a Milano quando partiva questo progetto". Marco Balducci, ceo di Nhood Holding e membro del cda di Merlata Mall Spa, ha ricordato l'acquisizione nel 2018 del terreno su cui sorge l'attuale Merlata Bloom e il cantiere avviato nel 2020, in piena pandemia. "Abbiamo lavorato molto in smart working per le ovvie ragioni che potete immaginare, persino la commercializzazione è avvenuta in larga parte da remoto". E a proposito di cantieri, Sergio Zuncheddu, presidente e ad di Merlata mall Spa, ha ricordato l'estrema attenzione alla sicurezza durante i lavori ("abbiamo avuto solo 2 incidenti sul lavoro, non gravi e non dovuti a irregolarità nelle strutture e nelle dotazioni"). Giancarlo Tancredi, assessore rigenerazione urbana del Comune di Milano, ha supplito all'assenza di Giuseppe Sala, il sindaco di Milano, cui si prevedeva la presenza fisica, e ha ricordato di aver firmato nel 2012 l'Accordo di Programma per tutta la riqualificazione urbanistica. Queste date sono importanti tenetele amente per capire la lunghezza e la complessità dell'iter di quello che è il più grande progetto di riqualificazione urbana a livello nazionale.

Nel centro commerciale c'è anche uno spazio (che speriamo sia mantenuto) nel quale si mostra un’interessante carrellata storica di Cascina Merlata dalle sue origini (il Bosco della Merlata, nel XVII secolo, era un luogo temibile da attraversare per via dei banditi e dei grassatori appostati e nascosti nella boscaglia) fino all'attuale concentrazione residenziale che vediamo nei quartieri limitrofi di Gallaratese, QT8 e Villapizzone, per rimanere in ambito milanese.

Guarda le insegne che hanno aperto dentro Merlata Bloom

Esselunga

Eugenio Neri racconta lo store Esselunga del Center Merlata Bloom

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