Mezzo milione di poveri non può comprare i farmaci di cui necessita

Maggiori difficoltà per le famiglie indigenti con figli: una su cinque è costretta a rinunciare alle cure e alle visite per ragioni economiche

Nel 2019, 473.000 persone povere non hanno potuto acquistare i farmaci di cui avevano bisogno per mancanza di soldi. La richiesta di medicinali da parte degli enti assistenziali è cresciuta, in 7 anni (2013-2019) del 28%; quest’anno si è raggiunto il picco di richieste, pari a 1.040.607 confezioni di medicinali (+5% rispetto al 2018). Queste le prime evidenze del 7° rapporto ‘Donare per curare: povertà sanitaria e donazione farmaci’, promosso dalla Fondazione Banco Farmaceutico onlus e BFResearch e realizzato - con il contributo incondizionato di Ibsa - dall’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria.

Servono soprattutto medicinali per il sistema nervoso (18,6%), per il tratto alimentare e metabolico (15,2%), per l’apparato muscolo-scheletrico (14,5%) e per l’apparato respiratorio (10,4%). Servono, inoltre, presidi medici e integratori alimentari.
Le difficoltà non riguardano solo i meno abbienti: 12.634.000 persone, almeno una volta nel corso dell’anno, hanno limitato - per ragioni economiche - la spesa per visite mediche e accertamenti periodici di controllo preventivo (dentista, mammografia, pap-test ecc).

Ogni persona stanzia, in media, 816 euro l’anno per curarsi, mentre i più bisognosi solo 128; tuttavia, le famiglie non povere spendono per i farmaci non coperti dal Servizio sanitario nazionale (Ssn) il 42% del proprio budget sanitario, mentre quelle povere il 63%. Questo, perché investono meno in prevenzione.
Le famiglie povere con figli minorenni sperimentano difficoltà aggiuntive: nel 41% dei casi (vs 37% delle famiglie povere senza figli) si sono viste costrette a limitare la spesa per visite mediche e accertamenti periodici di controllo preventivo. Particolarmente significativa, in questo senso, la spesa delle famiglie povere per il dentista e per i servizi odontoiatrici: solo 2,19 euro al mese, contro 31,16 euro del resto della popolazione. Le famiglie povere, inoltre, possono spendere solamente 0,79 euro al mese per l’acquisto di articoli sanitari (contro 4,42 euro della media degli italiani).

Contenere la spesa sanitaria, per le famiglie indigenti, è necessario anche a fronte del fatto che la quota totalmente a carico dei cittadini (cioè non coperta dal Ssn) è passata, tra il 2016 e il 2018, dal 37% al 40%. Contestualmente, la quota coperta dal Ssn è scesa dal 63% al 60%.

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