Nuove sfumature di diversity e inclusione dal packaging al Metaverso

Dal linguaggio Braille sulle lattine di birra a servizi di gaming per disabili, passando per un brand di moda inclusiva che esiste solo in digitale

Diversity e inclusione (D&I) sono solo due parole che, proprio come tutte le parole, risultano più o meno riempite di significato a seconda di chi le pronuncia e di come le si agisce in concreto. Una delle differenze è tra chi ne fa un tema modaiolo e trendy, ovvero una sorta di tributo da "comfort zone" che come tale perde rilevanza, e chi invece sa di tempo in tempo interpretarne le sfumature più significative.

Fare di diversity e inclusione una parte integrante del proprio modello di business significa capirne i progressivi sviluppi nel mondo reale, sapendo leggere quelle che sono di volta in volta le sfide sociali dell'attualità, nonché i confini da valicare che, proprio in quanto tali, non saranno mai già "di moda". Una prospettiva che può essere adottata da tutte le tipologie di business in tutti i reparti e comparti, con sguardo tanto interno quanto esterno.

Interessante, in tal senso, l'esempio del brand di cognac Hennessy che, insieme all'agenzia Droga5, ha lanciato a fine 2021 la campagna "More is Made by the Many". Nello spot, parte di un più ampio progetto di comunicazione sul tema, si vede un gruppo eterogeneo di persone che conversano con educato entusiasmo alla stessa tavola, scambiandosi idee e opinioni. L'invito è ad abbracciare la diversity intesa come arricchimento personale attraverso la varietà di prospettive altrui. Una declinazione del tema che, in tempi di polarizzanti discussioni perpetrate in primis attraverso i social, assume quanto mai valore. Una sorta di inno al "buon disaccordo" che oggi sembra essersi perso nelle fratture sociali.

Ad abbracciare con crescente impegno i temi della D&I è anche il packaging, un medium sempre più veicolo di csr e innovazione anche sul fronte della sostenibilità ambientale. Si va dal caso di Kellogg con la tecnologia Navilens per non vendenti su tutte le confezioni di cereali al settore della birra con West Side, che ha inserito sulle proprie lattine le scritte in Braille. Ma l'utilizzo di simboli esplicativi in rilievo è sempre più utilizzato anche dal beauty, come nel caso di Herbal Essence che aiuta così a distinguere il bagnoschiuma dallo shampoo.

Diversity e inclusione sono alla base anche di veri e propri movimenti culturali come quello "Health At Every Size", che promuove la body neutrality, ovvero l'accettazione serena del proprio corpo a un livello superiore, in qualunque stato esso sia. Non più, quindi, superamento degli stereotipi lato taglia, ma anche per quanto riguarda l'età, l'etnia, eventuali disabilità e così via. Non a caso ci sono brand del fitness, un mondo storicamente legato all'ideale del corpo perfetto, che trovano un posizionamento alternativo abbracciando questa nuova visione. Ne è un esempio la nuova campagna "United We Sweat" del marchio di abbigliamento sportivo Gymshark, che si concentra non sull'obiettivo fisico da raggiungere quanto sulla spinta motivazionale che unisce chi si impegna nella stessa attività.

Anche il Metaverso, che si candida a buon diritto tra le parole chiave del 2022, ha le sue espressioni di D&I. Il brand Anybodies (foto in alto) si descrive come "un marchio di moda digitale che disegna il Metaverso un pixel alla volta". Un progetto basato sugli Nft che ha come mission di "cambiare il modo in cui le persone si scambiano valore ed esprimono loro stesse online, aggiungendo significato al trasferimento di beni tra il mondo fisico e quello virtuale", il tutto con grande vocazione alla diversità.

Restando in area virtuale ma con focus su quella industry sempre più in ascesa che è il gaming, troviamo invece l'esempio di "Can I Play?". La piattaforma è stata creata da Susan Banks e Courtney Craven per aiutare a condividere le informazioni sull'accessibilità dei videogiochi e dell'industria nel suo insieme. Progettata sia per i giocatori che per gli sviluppatori, include recensioni, notizie e rapporti esclusivi sulla presenza e l'adozione di funzionalità incentrate sull'accessibilità nel settore.

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