Olio, prezzi in flessione: è vero calo?

Presto per affermare se è in corso una vera contrazione del prezzo dell’olio di oliva, dopo un inizio anno in contrazione

Prezzi dell'olio d'oliva in Italia, Spagna e Mediterraneo in calo dell’1-2% rispetto a gennaio 2024. Si interrompe un ciclo di aumenti pressoché ininterrotti di quasi due anni. Ma restano lontani i livelli del 2020. Da allora si è assistito anche a rincari del 200%. Presto per dire se sia iniziato un trend di discesa dei costi. La situazione attuale è caratterizzata da limitate scorte in Europa, con la domanda globale costante. Sono i dati dell’osservatorio mensile di Certified Origins.

Olio di oliva, prezzi in calo per le piogge nella penisola iberica
Giovanni Quaratesi, head of corporate global affairs di Certified Origins

A favorire il calo del costo a gennaio e febbraio le abbondanti precipitazioni in Spagna e Portogallo. Ciò porta un cauto ottimismo per il prossimo raccolto (2024-2025), in un’area responsabile di quasi metà della produzione mondiale. In Italia il rallentamento della corsa dei prezzi dell’evo nei primi mesi del 2024 non ha ancora trovato riscontro sui prezzi a scaffale della gdo. "Il caro prezzi, benché abbia causato una contrazione temporanea dei consumi in Europa - commenta Giovanni Quaratesi, head of corporate global affairs di Certified Origins-, potrebbe creare le condizioni per un rilancio della produzione di alta qualità in Italia e una presa di coscienza del settore". Appunto, il livello dei prezzi fa registrare pure in Italia un calo dei consumi, che è comunque minore rispetto ad altri paesi europei.

Italia maggior consumatore d’olio d’oliva al mondo

Nonostante tutto l’Italia resta prima nella classifica mondiale dei paesi a consumare più olio d’oliva, con 410 mila tonnellate annue nel 2023, al contrario della Spagna che con 300 mila tonnellate perde il secondo posto in favore degli Stati Uniti (375 mila tonnellate).

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