Outlook positivo per le Pmi europee

L’anno che sta per concludersi segnerà bilanci migliori del previsto per la maggior parte delle imprese del Vecchio Continente, che guardano con ottimismo anche al prossimo anno

Il 2023 andrà in archivio come un anno positivo per la gran parte delle piccole e medie imprese europee e le prospettive per il 2024 sono nella medesima direzione. È quanto emerge da uno studio condotto da Qonto (soluzione di gestione finanziaria aziendale) e Appinio (ricerche di mercato) e la cosa sorprende positivamente a considerare l’incertezza della congiuntura.

L’85% delle imprese italiane si mostra ottimista

Il sondaggio è stato condotto nelle quattro grandi economie del Vecchio Continente, intervistando imprenditori e top manager: Francia, Germania, Italia e Spagna. Quanto al nostro Paese, l’85% si  ha dichiarato di sentirsi “ottimista” o “molto ottimista” riguardo alle performance per il prossimo anno.

Tuttavia, i dati evidenziano anche il persistere di preoccupazioni per le incertezze del contesto macroeconomico, in particolare per quanto riguarda l'inflazione e gli eventi geopolitici.

Si chiude un anno positivo per i bilanci aziendali

Facendo un passo indietro, l’anno che sta per concludersi verrà ricordato come sostanzialmente positivo. La maggior parte degli intervistati nei quattro Paesi  ha mostrato soddisfazione per i risultati conseguiti, mentre solo il 5% ha affermato che i risultati aziendali non hanno raggiunto i target prefissati. In Italia il 68% dei rispondenti ha dichiarato che i risultati del 2023 sono stati "migliori" o "decisamente migliori" del previsto, il dato si attesta intorno al 63% in Francia. Hanno performato significativamente sopra le aspettative le Pmi di Germania (78%) e Spagna (75%).

L’inflazione è stata universalmente citata come il principale ostacolo alla crescita, seguita dalla debolezza della domanda e dagli eventi geopolitici. Le PMI tedesche sembrano essere state le più colpite da questa situazione, con il 68% dei rispondenti che menziona l'inflazione come il principale ostacolo alle prestazioni della propria azienda. Della stessa idea il 61% delle PMI spagnole, che considerano l'inflazione la sfida principale da affrontare. In Francia e in Italia, almeno un’azienda su due indica l'inflazione come un ostacolo alla performance della propria attività, segnalando questo problema rispettivamente nel 55% e nel 50% dei casi.

Tornando a guardare in prospettiva, la sostenibilità avanza, ma con meno brio rispetto al passato. Il 52% delle PMI intervistate ha dichiarato di lavorare attivamente per ridurre la propria impronta, mentre solo l'8% dichiara di non essere impegnata a ridurre il proprio impatto sull'ambiente.

Per finire, la maggior parte delle PMI italiane la fatturazione elettronica è un onere, anche se ormai quasi tutti hanno acquisito sufficiente familiarità in merito.

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