Over 65 grandi viaggiatori: il turismo silver italiano vale 5 miliardi

consumatori silver over 60 shopping
Quasi 9 su 10 appartenenti al target hanno in programma un viaggio entro i prossimi 12 mesi e hanno un buon reddito per farlo. Italia meta preferita

Torniamo a parlare di over 65 italiani e di come questo target risulti altamente interessante per il marketing, a patto che ci si sappia indirizzare allo stesso al netto di un ancora persistente ageismo fuori luogo e soprattutto poco veritiero. Il tema in questo caso è il grande potenziale del turismo silver e la possibilità di intercettarlo con una vasta serie di iniziative, prodotti e servizi su suolo nazionale.
A evidenzialo sono i dati di un sondaggio effettuato da Cocooners, piattaforma rivolta agli over 55, su un campione di circa 300 persone tra 65 e 80 anni parte della community.
Secondo l'indagine, infatti, l’87% degli intervistati ha dichiarato che intende programmare un viaggio nei prossimi 12 mesi, ma un terzo di loro (33%) ha difficoltà nel trovare dei compagni di viaggio. Ecco perché il 58% preferisce viaggiare in gruppo, il 36% sceglie di partire con i familiari e il 25% con gli amici.
Relativamente alle tipologie di viaggio, il 60% degli intervistati preferisce viaggiare all-inclusive, l'84% sceglie di alloggiare in hotel mentre il 32% preferisce soggiornare in appartamento. Come destinazioni, in Europa l'Italia è la scelta preferita dal 37% degli intervistati, seguita dalla Spagna con il 28%, da Grecia e Portogallo con il 26% degli intervistati. Per quanto riguarda invece le mete extra-europee, gli Stati Uniti sono al top con il 54% delle preferenze, seguiti da Giappone (51%), Polinesia (56%), Australia (50%), Giordania (42%) e Madagascar (37%).

In base all’ultimo Rapporto Longevità, realizzato dal Silver Economy Network con la collaborazione di Lattanzio Kibs e Assolombarda, la spesa turistica dei silver italiani è stimata intorno ai 5 miliardi di euro, a cui si aggiungono ulteriori 7 miliardi per servizi ricreativi, spettacolo e cultura. Si tratta, tuttavia, solo di uno dei tanti aspetti da intercettare e indagare in tema di "longevity economy". I dati ci dicono che in futuro saremo sempre più senior e sempre più single, o comunque con nuclei familiari composti da una sola persona. Già oggi i consumatori senior in Italia contribuiscono al 27,5% del reddito nazionale, pari a 461,8 miliardi di euro. Le aziende che non desiderano "bruciare" questo sempre più popoloso segmento dovranno venire a patti con i propri bias culturali e strutturarsi con un'offerta e una relativa comunicazione adeguate.

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