Polli, tacchini, galline e uova: prezzi in calo a inizio 2024

Situazione sfavorevole per il mercato di polli, galline e tacchini che a gennaio hanno mostrato un calo dei prezzi a peso vivo, sia rispetto al mese precedente che dello stesso periodo dello scorso anno.

Prezzo in calo a gennaio per il pollo

Dalle elaborazioni del Crefis, Centro ricerche economiche sulle filiere sostenibili dell’Università Cattolica di Cremona, a gennaio i prezzi medi dei polli vivi allevati a terra sono scesi a 1,107 euro al chilo sulla piazza di Forlì-Cesena (-19,8%); 1,053 €/kg su quella di Verona (-24,2% la variazione congiunturale) e 1,080 €/kg sulla piazza di Milano (-23,4%). Gli attuali valori sono risultati più bassi anche rispetto a quelli dello scorso anno: -14,9% a Forlì-Cesena, -17,6% a Milano e -18,3% sulla piazza di Verona. Tali valori rappresentano i più bassi da aprile 2021 per tutte e tre le piazze.

Galline, valore in discesa a inizio 2024

Si rileva una diminuzione anche delle quotazioni delle galline, che si sono fermate a valori di 0,420 €/kg a Verona e Milano, con variazioni rispetto al mese precedente rispettivamente del -6,7% e -4,5%; mentre a Verona il prezzo delle galline è sceso a 0,427 €/kg (-5,2%). Le variazioni tendenziali sono risultate negative per tutte e tre le piazze: -19,2% per Forlì-Cesena, -17,6% per Milano e -17,9% per Verona.

Tacchini meno cari a gennaio rispetto a dicembre

Cali congiunturali hanno interessato, sempre a gennaio, anche le quotazioni dei tacchini con variazioni del -5,8% sulla piazza di Forlì-Cesena (1,610 €/kg), del -6,4% a Milano (1,620 €/kg) e del -4,7% sulla piazza di Verona, per un prezzo di 1,620 €/kg. Negative le variazioni tendenziali:-19,1% a Forlì-Cesena e -17,3% sia a Milano che Verona.

Uova meno care a gennaio 2024 rispetto allo stesso periodo di un anno fa

Cala anche il prezzo delle uova, per le quali i valori sono tornati a scendere su base congiunturale, confermandosi su livelli inferiori anche rispetto a quelli dello scorso anno. Nel dettaglio i prezzi delle uova intere da gabbia arricchita quotate dalla Cun uova sono scesi del -8,2%, su base congiunturale, fermandosi a valori di 1,650 €/kg per la categoria “L” e 1,640 €/kg per quella “M”. Medesimo andamento è stato registrato per la piazza di Forlì-Cesena, dove le uova hanno raggiunto i 15,8 €/100 kg per la categoria “L” (-3,7%) e i 14,500 €/100 kg per quella “M” (-4,0%). In calo anche i prezzi delle uova scambiate a Verona, con valori pari a 16,633 €/100 kg per la dimensione “L” (-2,7%) e a 15,233 €/100 kg per quella “M” (-3%). Le variazioni tendenziali sono risultate negative per tutte le piazze ed i prodotti considerati, con valori dal -5% al -25%. I prezzi delle uova provenienti da allevamenti a terra quotate a Forlì-Cesena sono scesi a 17,8 €/100 kg per la tipologia “L” (-3,3%) e a 16,700 €/100 kg per la categoria “M” (-3,5% rispetto al mese precedente). Variazioni congiunturali negative hanno interessato anche la Cun uova, con valori di 1,780 €/kg per la tipologia “L” (-8,2%) e di 1,750 €/kg per quella “M” (-7,9%). In diminuzione anche i prezzi medi mensili delle uova scambiate a Verona: 18,830 €/100 kg per la dimensione “L” (-2,4%) e 17,633 €/100 kg per quella “M” (-2,6%). Anche in questo caso le variazioni tendenziali sono risultate negative per tutte le piazze con valori dal -5% al -23%.

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