Quello sui bastoncini è un taglio di listino, non uno sconto una tantum

Capitan Findus riduce di un quinto il prezzo dei bastoncini di merluzzo, grazie a inflazione in rallentamento e investimenti strategici

Non solo Barilla. Anche Findus riduce del 20% il prezzo dei suoi bastoncini di merluzzo. Anzi, a ben vedere la mossa del player di prodotti ittici precede quella del produttore di pasta: “Già a dicembre abbiamo comunicato ai nostri partner commerciali che il nuovo listino (che sarebbe partito il 6 febbraio) sarebbe stato ribassato del 20% sulla gamma dei bastoncini Findus -comunica Manuel Rubini, marketing manager per Capitan Findus-. Abbiamo iniziato a discutere di questa mossa già a inizio 2023”. Una riduzione che rappresenta un taglio di listino e “non è uno sconto una tantum”, ci tiene a precisare il manager.

Inflazione in calo, efficientamento: ecco le basi per tagliare i prezzi

La mossa arriva in un periodo di inflazione in rallentamento ma certo non di prezzi in calo: per realizzarla si è reso necessario ritoccare la marginalità. Ha concorso a rendere possibile tutto ciò anche l'efficientamento della gamma prodotta presso lo stabilimento italiano di Cisterna di Latina dove negli ultimi anni sono stati investiti circa 28 milioni di euro, volti anche a migliorare l’efficienza produttiva delle linee e a contenere i costi, in particolar modo quelli legati all’energia.

Findus taglia i prezzi dei bastoncini: ora focus sulle mdd
Manuel Rubini, marketing manager per Capitan Findus

“Quello dei bastoncini di merluzzo è un mercato che vale circa 130 milioni, la nostra quota si avvicina al 70% -continua Rubini-. È un mercato che abbiamo inventato noi. I principali competitor sono in questo momento le marche private dei distributori. Hanno conosciuto una crescita importante, soprattutto nell’ultimo anno e mezzo”. Ora l’attenzione si concentra sulla risposta del mondo retail: “L'auspicio è che questo taglio si rifletta il più possibile sul prezzo a scaffale ed è ipotizzabile che i retailer agiscano in maniera simile sul prodotto a marchio: questo andrebbe tutto a beneficio del consumatore. Abbassando il prezzo dei bastoncini si incide sugli scontrini di tante famiglie, data la nostra penetrazione di mercato”.

Un’operazione con una comunicazione dedicata

La riduzione del listino è accompagnata da operazioni comunicative mirate. Da domenica 18 febbraio è in onda uno spot che evidenzia la maggiore convenienza dei bastoncini. Per l’operazione prevista anche una promozione via social e nei vari punti di vendita.

Un occhio alle altre categorie

I consumi degli italiani, stretti da un carrello della spesa sempre più caro, sono virati verso prodotti a prezzo più accessibile. A farne le spese, categorie come quella del pesce, a cui sempre più preferiscono altri tipi di proteine nobili, come il pollo. Un segmento “in cui investiremo in termini di numerica e referenze, ampliando il portafoglio. Nemmeno ignoreremo le categorie dei minestroni, piselli, o i Quattro salti in padella e i Sofficini”. E chi vuole sapere se c’è da aspettarsi una riduzione di prezzo anche su queste categorie, Rubini risponde “innanzitutto vediamo come si svilupperà l’iniziativa sui bastoncini monitorando la reazione del consumatore. Poi valuteremo ulteriori opportunità. Se funziona, da leader di categoria non solo nel pesce ma anche negli altri segmenti, l’intenzione di esplorare altre iniziative simili c’è. Ma ora è difficile fare previsioni”.

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