Rincari energia, costi più che raddoppiati per ristorazione e retail

Secondo un report di Nomisma Energia e Confcommercio la spesa delle imprese del terziario per il 2022 sarà di 26 miliardi di euro rispetto agli 11 del 2021

Un report di Nomisma Energia, in collaborazione con Confcommercio, fa il punto sul rincaro dei costi energetici che le imprese del terziario stanno affrontando in questo 2022, con prezzi in aumento dalla metà dello scorso anno e in crescita ulteriore a febbraio con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia.

Comparando i dati tra l'aprile 2021 e 2022, le spese per elettricità e gas sono aumentate in una forchetta compresa tra il 110% e il 140%. Un elemento della tempesta perfetta in cui si trovano a navigare molte aziende del retail e della ristorazione.

Solo nei primi quattro mesi del 2022, da gennaio ad aprile, l'elettricità è aumentata del 61%, mentre il gas del 21% (ma questi dati non tengono conto dell'ulteriore aumento che sta avvenendo a giugno 2022, a seguito della decisione della Russia di tagliare una quota delle forniture di gas a diversi paesi europei).

Ristorazione e retail, le stime dell'aumento degli aumenti nel 2022

Se il report comprende anche alberghi e bar, noi focalizziamo la nostra attenzione sulle stime di spesa per il 2022 per un ristorante che si attestano ad oltre 18.000 euro (+57%), per un negozio alimentare si passerà da 23.000 a 40.000 euro (circa il 70% in più), mentre per i negozi non alimentari il rincaro potrà toccare addirittura l'87%.

In totale, se rimarranno stabili gli attuali prezzi, i comparti del terziario nel 2022 soffriranno un aggravio di spesa più che doppio, passando da 11 mld euro nel 2021 a 26 mld euro di quest'anno.

Serve un intervento delle istituzioni a supporto del settore

“Le imprese del terziario stanno ripartendo -dice il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli-, i segnali sono incoraggianti, soprattutto per la stagione estiva, ma l’incognita guerra e la crescita inarrestabile della spesa energetica frenano la ripresa. Il Governo deve intervenire per ridurre ancora di più e in modo strutturale i costi dell’energia. Le imprese non possono più sostenere questo peso”.

Uno scenario energetico dunque in evoluzione in cui per esempio solo l'intervento del Governo ad aprile ha messo un freno alla crescita dei prezzi di gasolio e benzina, che ora stanno tornando a sfondare quota 2 euro al litro, e con la viceministra alle Infrastrutture e mobilità sostenibili, Teresa Bellanova che ha annunciato "nuovi interventi a sostegno dell’autotrasporto, per i 500 milioni già stanziati sollecitiamo Bruxelles a dare il via libera entro il 16 luglio".

Nella nota metodologica del report si puntualizza che le rilevazioni e i calcoli sono basati sulle 10 offerte più economiche del momento sul mercato libero, così come presentate da Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) e Acquirente Unico, attraverso il loro portale offerte, ipotizzando che i consumatori siano orientati a premiare le proposte commerciali più vantaggiose.

 

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