Lidl Italia – Silvestri: sempre più supermercato ma dal cuore discount

La formula commerciale e di responsabilità aziendale di Lidl raccontata da Massimiliano Silvestri, presidente di Lidl Italia

Impegno per il pianeta, iniziative antispreco ed educative, attenzione alle persone, consumatori ma anche dipendenti: sono queste le aree sulle quali Lidl Italia sta concentrando i propri sforzi e che saranno al centro delle politiche del retailer anche nel 2024, con consapevolezza, concretezza e convinzione. Con Massimiliano Silvestri, presidente di Lidl Italia parliamo delle prospettive per il 2024 e della forza del modello Lidl.

Nel 2023 il carrello antinflazione, e nel 2024? Come si convive con l’inflazione, mantenendo redditività delle aziende e qualità dei prodotti?
Prima di qualsiasi valutazione, c’è un aspetto da considerare: oggi guardiamo ai dati anno su anno, confrontando ad esempio i risultati del 2023 con quelli del 2022. Credo, invece, che occorra allungare l’orizzonte temporale, altrimenti si corre il rischio di avere un’informazione non completa: non si può, quindi, ragionare solo con un anno alla volta. Siamo passati da un’inflazione del 12% nel 2022, livello al quale un Paese come l’Italia non è abituato, a una pari a circa il 7%, che cambia i riferimenti. Ragionare su un solo anno rende i dati meno leggibili, perché o le cifre sono troppo elevate o ci si confronta con anni eccezionali come è stato in effetti il 2022. Un ragionamento che dobbiamo applicare anche al 2024, nel quale prevediamo un suo abbassamento al 2%, che deve, però tenere conto del più alto punto di partenza del 2023. I numeri quindi cambiano la realtà e, per questo, uno dei nostri impegni principali sarà ragionare con i fornitori rispetto ai costi delle materie prime e ai costi strutturali di trasporto, i cui prezzi da tempo stanno tornando alla normalità. Un ragionamento che va applicato anche alla crescita dei discount, che qualcuno sostiene non stiano crescendo: eppure l’anno scorso abbiamo registrato un incremento del 14%. Quest’anno il 7%, ma se, guardo su logiche triennali, continuo a registrare una crescita a doppia cifra. Risultati decisamente interessanti che raccontano un formato in buona salute, al di là dell’inflazione, e che ci fanno vedere positivo anche per il prossimo anno.

Eppure l’inflazione ha toccato in maniera importante i carrelli degli italiani ...
È vero e infatti ci siamo attrezzati di conseguenza. Non sono ancora disponibili dati completi sull’andamento del carrello anti inflazione, ma non ci sono dubbi sul fatto che ci sia stata un’accelerazione degli acquisti. Per ora, abbiamo notato che i 300 articoli del carrello hanno registrato un aumento a volume tra il 7 e il 10%: un valore alto, se consideriamo che siamo flat sui volumi.

Un successo che dipende da come sono stati selezionati gli articoli ribassati?
In parte sì. Abbiamo fatto una scelta di grande responsabilità, riducendo i prezzi di 300 prodotti, come certificato da NielsenIQ, già a partire da aprile 2023. E abbiamo verificato, settimana per settimana, il loro andamento aggiungendone di nuovi.

Pronti, quindi, a rifare il carrello anti inflazione?
Non mi sembra una priorità né per il settore né per noi. Aderiremo se necessario; intanto proseguiamo con la nostra politica di prezzi convenienti e un’offerta che comprende anche prodotti di fascia più elevata.

Lei ha definito Lidl un supermercato dal cuore discount. Quali caratteristiche vi rendono così?
Essere un supermercato non cambia la nostra anima e mission da discount che si basa su un assortimento snello di 3.500 articoli a prezzi corretti, negozi facili da visitare, senza banchi assistiti, e personale preparato.

La differenza tra formati rimane la semplicità e la velocità della spesa?
Sì. Per me discount significa limitata quantità di articoli che permette al cliente di fare la spesa in maniera efficace, efficiente e veloce, e di avere il massimo rendimento dal rapporto qualità/prezzo. Ci concentriamo sull’essenziale, non andiamo nei centri commerciali, un luogo non coerente con i nostri costi di gestione, non inseriremo referenze per inseguire trend passeggeri, ma solo prodotti che hanno un significato. Se ci sono marche, sono solo i top brand, che completano l’offerta dei nostri marchi propri. Essere un supermercato significa garantire un ambiente gradevole, architettonicamente funzionale ma anche bello, caldo, con la musica? È vero, in questo senso ci siamo evoluti, ma perché ce lo hanno chiesto i nostri clienti, che vogliono sentirsi coccolati come a casa, non per inseguire altri competitor.

Un elemento strategico nel successo di un’insegna è il personale. Quali le vostre politiche?
Siamo consapevoli della necessità di una gestione attenta del personale. Per questo abbiamo introdotto una piattaforma di corporate wellness con offerte sportive e un’assicurazione sanitaria integrativa all’interno di un impegno più complessivo per migliorare il benessere dei nostri collaboratori in un ambiente di lavoro sicuro e attrattivo. Per mantenere un contatto aperto, ogni due anni viene proposto un sondaggio sul clima aziendale cui seguono proposte dirette per migliorarlo, attività che ci permettono di essere al passo con i tempi.

Nel 2024, anno non facile, intendiamo crescere, secondo logiche di sostenibilità che preservino il pianeta e le persone

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