Speciale non-food – Pentole alla prova del fuoco

Articolo pubblicato su MARK UP 112/113 gennaio/febbraio 2004 – Il vissuto del consumatore

Una vasta offerta di formati e materiali. Tecnologia e design

Il diavolo, si sa, fa le pentole ma non i coperchi. Infatti la qualità
di un recipiente da cottura oggi si vede non solo dai materiali impiegati, ma
dai dettagli costruttivi: come la tenuta del coperchio (ce ne sono anche trasparenti),
la rivettatura dei manici (quelli in acciaio consentono l’utilizzo in
forno e la pulizia in lavastoviglie) o il bordo a scalino che impedisce la fuoriuscita
dei liquidi quando l’acqua va in ebollizione.

La scelta degli strumenti
Chiunque abbia un po’ di pratica con i fornelli sa che antiaderenza e
buona conduzione del calore sono requisiti fondamentali per una cottura a puntino,
ma contano anche qualità come leggerezza, facilità di lavaggio
e durata. I materiali vanno da quelli tradizionali (terracotta, ghisa smaltata,
rame e alluminio) a quelli che negli ultimi 50 anni hanno avuto maggiore diffusione:
dal vetro pirofilo fino all’acciao inox e al più economico alluminio
con rivestimento antiaderente.

Acciaio o alluminio Fra tanti
materiali, alla prova del fuoco la parte del leone la fanno l’acciaio
inox 18/10 e l’alluminio antiaderente, entrambi con caratteristiche diverse
e complementari rispetto al cibo che si vuole cucinare. L’acciaio inox
è più adatto alla cottura in acqua e al vapore, l’alluminio
antiaderente (di diversi spessori) è ideale per la cottura a fuoco diretto,
quando si devono raggiungere rapidamente alte temperature, e per la cucina dietetica
senza condimenti. L’acciaio è di facile pulizia (resiste ai detersivi
tranne quelli che contengono cloro) e, a differenza dell’alluminio, non
assorbe gli odori e non rilascia particelle durante la cottura, anche se gli
strati antiadarenti per alluminio sono composti da materiali inerti, quindi
sicuri, e duri, cioè ' ultraresistenti all’abrasione di pagliette
e utensili metallici. Nei recipienti di qualità in acciaio inox il difetto della
scarsa conducibilità (a parità di spessore l’allumino conduce
dieci volte meglio) viene ovviato con l’applicazione al fondo della pentola
di uno o più dischi termodiffusori che irradiano il calore in modo uniforme
su tutto il fondo. Per evitare che il cibo attacchi non servono spessori eccessivi,
bastano 6-7 millimetri di acciaio inox: oltre non vi sono particolari vantaggi
ma solo un aumento di peso e consumi.

Il target
degli acquirenti di pentole
  Creativi
Sono tutti coloro, compresi i maschi, a cui piace misurarsi con i fornelli,
che vivono la cucina anche come una forma d’arte con cui potersi esprimere.
Leggono libri e rubriche di cucina, modificano, sperimentano ricette. Come
gli chef, scelgono sempre con cognizione di causa i recipienti indicati
per ogni piatto, procurandoseli quando mancano nella batteria di casa.
  Economi
Soprattutto donne che cucinano per sé o per la famiglia. La necessità
di cucnare in modo variato, ma sempre con un occhio al bilancio, ne fa dei
consumatori molto oculati, attenti al rapporto prezzo/qualità nel
sostituire o aggiungere alla batteria di casa nuovi pezzi di forme e capienze
diverse. Gradiscono le innovazioni tecnologiche che fanno risparmiare tempo
e fatica.
  Esteti
Tutti coloro che, anche cucinando poco, amano la qualità e il lusso
nella casa soprattutto in cucina. Molto attenti al dettaglio e all’armonia,
sono acquirenti esigenti sia per gusto personale sia per status. La pentola
dove cuocere la pasta sarà quindi di un colore e di un design intonato
all’ambiente, indipendentemente dalla tecnologia innovativa con
cui è stata realizzata.
 
 

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