Nei primi sei mesi dell’esercizio 2020/21 Unieuro registra un incremento di quasi il 2% arrivando a sfiorare i 1.080 milioni. Grazie a un secondo trimestre molto positivo

Il consiglio di amministrazione di Unieuro S.p.A., l'unica catena italiana dell'elettronica di consumo quotata in Borsa, ha esaminato i ricavi consolidati e alcuni risultati (preliminari) del semestre chiuso il 31 agosto 2020, non ancora sottoposti a revisione contabile.

Con la spinta di un secondo trimestre molto positivo, nei primi sei mesi dell’esercizio 2020/21 Unieuro ha registrato un nuovo record di ricavi, confermando e incrementando il superamento del miliardo di euro (1.079 milioni) rispetto ai 1.059,5 milioni del corrispondente periodo 2019/20 (+1,8%). Il trimestre giugno-agosto ha registrato incrementi a doppia cifra nel canale Retail, il più importante in termini di fatturati e marginalità, tale da recuperare oltre un terzo dei mancati ricavi di canale del primo trimestre.

Molto sostenuta, ovviamente (visto il periodo da bunker da cui siamo usciti) la crescita dell’online, che ha, però, scalato le marce rispetto al primo trimestre.

Giancarlo Nicosanti Monterastelli, amministratore delegato di Unieuro
Giancarlo Nicosanti Monterastelli, amministratore delegato di Unieuro

"I risultati di Unieuro nel semestre più difficile e imprevedibile di sempre si preannunciano esaltanti e per certi versi insperati -commenta Giancarlo Nicosanti Monterastelli, amministratore delegato di Unieuro-. La strategia omnicanale che portiamo avanti continua a rivelarsi corretta, ma grande merito va dato a tutti coloro che, dentro e fuori l’azienda, hanno sopportato sacrifici e continuano a lavorare strenuamente per garantirle un futuro ancora costellato di successi. Questa tenacia, unita ad un approccio prudentemente ottimista, sarà fondamentale nell’affrontare l’imminente stagione di picco, quest’anno ancor più cruciale alla luce del perdurare della pandemia e dell’incertezza che ne deriva". 

Il canale indiretto registra un saldo semestrale positivo rispetto al corrispondente periodo 2019/20, grazie al posizionamento competitivo e geografico della rete di affiliati, che ha tratto vantaggio dalle peculiari condizioni di mercato.

Dal punto di vista merceologico, nel secondo trimestre il comparto Grey (telefonia, tablet, IT) ha fatto un balzo del +20% sul corrispondente periodo 2019/20 grazie allo smart working, all'e-learning e alla comunicazione.

A doppia cifra anche la crescita della categoria White (elettrodomestici e climatizzazione), mentre la pur buona performance trimestrale del Brown (TV, audio e accessori) e dei servizi non ha del tutto compensato la debolezza registrata nel primo trimestre.

Il forte recupero di marginalità nel secondo trimestre ha più che compensato gli effetti del Covid-19 registrati nei primi tre mesi. L’Ebit Adjusted semestrale è dunque atteso su valori tripli rispetto ai 6,2 milioni di euro del corrispondente periodo 2019/20, anche grazie a interventi non ripetibili sulla base costi che hanno seguito l’evoluzione del fatturato del primo trimestre.

Ricordiamo che la redditività del primo semestre dell’esercizio non è particolarmente significativa per via della stagionalità del settore, che concentra vendite e profitti nella seconda parte dell’anno.

La dinamica di cassa (vedi nota in calce all'articolo) ha registrato un impressionante ribaltamento: nonostante la stagionalità del settore comporti di norma un assorbimento di liquidità nel primo semestre dell’esercizio, la Posizione finanziaria netta di Unieuro al 31 agosto 2020 si è attestata in territorio ampiamente positivo (era negativa per 49,5 milioni di euro al 31 agosto 2019), superiore ai 29,6 milioni di cassa registrati il 29 febbraio 2020: merito anche delle azioni non ripetibili adottate per fronteggiare l’epidemia.

NOTA:

La dinamica di cassa è misurata dall’Adjusted Free Cash Flow, definito come flusso di cassa consolidato generato/assorbito dall’attività operativa e dall’attività di investimento comprensivo degli oneri finanziari, pre-adozione del principio contabile IFRS 16. L’Adjusted Free Cash Flow è rettificato dei flussi operativi e di investimento non ricorrenti ed è comprensivo delle rettifiche per oneri (proventi) non ricorrenti, della loro componente non monetaria e del relativo impatto fiscale.

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