Zero punta su 9 startup Cleantech

Zero
Il progetto Zero della Rete Nazionale Acceleratori di Cdp è stato lanciato da Cdp Venture Capital per aiutare le nuove imprese sostenibili

Zero giunge alla seconda edizione, dopo aver selezionato 9 startup tra le 150 candidature ricevute. Si tratta dell’acceleratore di startup Cleantech della Rete Nazionale Acceleratori di Cassa depositi e prestiti, lanciato da Cdp Venture Capital. L’obiettivo di Zero è stimolare la nascita di nuove imprese innovative Cleantech e accompagnarle nella crescita. L’avvio del programma è avvenuto con l’appuntamento “impact planning”, una sessione guidata da esperti di sostenibilità e impatto ambientale e arricchita dal contributo dei corporate mentor. L’incontro ha fornito alle startup gli strumenti utili per definire la propria soluzione sostenibile, individuando gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile sui quali concentrarsi e generare impatto.Zero
Tra i main partner del progetto Eni, attraverso la scuola d’impresa Joule, LVenture Group ed Elis; inoltre, Zero è supportato dai corporate partner Acea, Maire Tecnimont, Microsoft e Vodafone.

Un settore in costante crescita

Si stima che per evitare l’incremento di un grado e mezzo della temperatura globale (obiettivo posto dall’Ue), il processo di decarbonizzazione del pianeta dovrebbe procedere a un tasso di crescita di quasi il 13%. Si tratta di un valore otto volte superiore rispetto a quello registrato dal 2020, siamo quindi ben lontani dall’obiettivo. Proprio per questo, Zero punta sulle imprese nascenti in ambito Cleantech. Gli investimenti in venture capital, infatti, confermano che queste startup contribuiscono ad accelerare il processo: oltre 44 miliardi di dollari raccolti nel 2021 e 9 miliardi di dollari investiti nel primo trimestre di quest’anno, con proiezioni che vedono il settore in costante crescita.

Zero per lo smaltimento dei rifiuti

Diverse sono le aziende scelte da Zero per lo smaltimento di rifiuti di differente natura: BeaWaRe è un progetto che integra open data e sensori distribuiti sul territorio per ottimizzare la logistica e rendere maggiormente trasparente il sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Circular Technologies è una tech company specializzata nella gestione circolare dei prodotti Ict delle aziende, favorendo il riciclo delle materie prime e il riuso dei prodotti ricondizionati. Proteinitaly, invece, rientra in un ambito che prende sempre più piede, quello dell’uso alimentare degli insetti: la startup si occupa della trasformazione degli scarti alimentari in mangimi per animali a seguito di un trattamento con larve di insetto da cui estrarre proteine e grassi. Infine, ReLearn ha sviluppato un sistema di monitoraggio dei rifiuti che trasforma i contenitori in smart device in grado di analizzare la tipologia di rifiuti e la produzione, efficientando i processi.

Raccolta dei dati

Anche la raccolta dei dati è un tema gestito dalle startup scelte da Zero. Smart Island ha creato un software cloud di intelligenza artificiale per l’agricoltura, in grado di rilevare e registrare grandi quantità di dati garantendo tracciabilità ai prodotti. Ecosostenibile.eu è una piattaforma che permette l’integrazione dell’automatizzazione della raccolta dei dati per permettere una precisa definizione dei processi in ottica Esg.

Tecnologie sostenibili delle startup Zero

Gevi Wind, come suggerisce il nome, ha realizzato delle particolari turbine eoliche che si adattano alle condizioni del vento e che permettono una produzione di energia costante anche in condizioni poco favorevoli.
Microx, invece, ha sviluppato un device che consente la misurazione della presenza di metalli pesanti nell’acqua e delle sue qualità in maniera rapida. Infine, Preinvel è una startup che ha brevettato una tecnologia di filtraggio fluidodinamica in grado di rimuovere micro-polveri e agenti inquinanti dalle emissioni delle industrie.

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