Secondo Francesco Pugliese, ad di Conad, il ddl approvato (soprattutto nel passaggio relativo alla distribuzione dei farmaci) "segna la sconfitta della concorrenza, ed evidenzia tutta la mancanza di coraggio e la miopia della classe dirigente, incapace di fare riforme e di dare seguito a quelle iniziate”

"Una legge che di concorrenza ne ha ben poca, e che mostra tutta la debolezza di una classe dirigente ancora incapace di mettere in discussione le prerogative di lobby e corporazioni". È il commento di Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad, in merito all’approvazione del ddl concorrenza, oggi divenuto legge con il voto di fiducia del Senato.
Pugliese si riferisce in particolare al passaggio relativo alla distribuzione dei farmaci, che consente l’ingresso delle società di capitali nelle proprietà delle farmacie aprendo il mercato ai grandi gruppi della distribuzione del farmaco.

ad Conad pugliese
Francesco Pugliese, amministratore delegato Conad

"Si è preferito consegnare il mercato della vendita dei medicinali alle multinazionali, piuttosto che estendere la vendita dei farmaci a carico di cittadini alle parafarmacie, dove operano farmacisti abilitati e dove oggi i cittadini riescono a risparmiare fino al 40% sui farmaci da banco -aggiunge Pugliese-. Una netta marcia indietro rispetto alla strada indicata dal decreto Bersani del 2006, e che comporta per giunta il rischio di affossare i vantaggi già ottenuti con la precedente liberalizzazione".
Pugliese ricorda che in dieci anni la riforma attuata da Pierluigi Bersani, allora ministro dello sviluppo economico, ha avuto contribuito all’apertura di circa 3.800 parafarmacie private, dando la possibilità ai farmacisti non titolari di farmacia di aprire un’attività che desse loro pari dignità dei colleghi.
L’apertura di oltre 300 punti corner dedicati alla parafarmacia nei punti di vendita della Gdo ha offerto altre possibilità di impiego per centinaia di farmacisti, dinamizzando il mercato in termini di prezzi, contribuendo a creare un regime di vera concorrenza.
"Anziché proseguire in questa direzione-ribadisce Pugliese- e rompere definitivamente il monopolio delle farmacie, l’arrivo dei grandi grossisti del farmaco favorirà la creazione di un oligopolio, con dubbi effetti sulle politiche di pricing. Spiace dirlo, ma questa riforma segna la sconfitta della concorrenza, e evidenzia tutta la mancanza di coraggio e la miopia della classe dirigente, incapace di fare riforme e di dare seguito a quelle intraprese.
"Quanto a Federfarma -prosegue Pugliese- che fino a oggi ha sbandierato l’importanza di mantenere intatto il ruolo sociale delle farmacie, accettando questo compromesso al ribasso svela il suo vero volto, e dimostra che il suo era solo storytelling".

Insieme ad Altroconsumo e alla Federazione nazionale parafarmacie, Conad ha lanciato la petizione Liberalizziamoci (liberalizziamoci.it), per chiedere l'estensione alle parafarmacie della possibilità di vendere tutti i farmaci il cui costo è a carico del cittadino. Fino a oggi sono state raccolte più di 170.000 firme. "La petizione prosegue, fino a che la nostra classe dirigente non avrà mostrato di prendere in seria considerazione le questioni che stanno a cuore al Paese reale".

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