Digitale? Per le imprese italiane è importante, ma i budget restano limitati

Uno studio di The European House - Ambrosetti e Workday segnala che quattro imprese italiane su cinque non investono più del 10% del fatturato per la digitalizzazione

La consapevolezza di quanto sia importante la transizione digitale c’è, le azioni per intercettarla sono tuttavia ancora limitate. È il quadro dell’imprenditoria italiana che emerge da una ricerca realizzata da The European House - Ambrosetti e Workday, intervistando cfo di aziende di varie dimensioni.

Strategie sotto la lente

Secondo lo studio, intitolato “Innovazione e nuovi modelli organizzativi: obiettivi e sfide per i cfo”, ben l’81% delle imprese di casa nostra dedica al digitale non più del 10% del fatturato complessivo.  Nel corso degli ultimi tre anni, il 40% ha dichiarato di aver investito oltre un milione di euro e il 25% non è andato oltre i 100mila euro. Per oltre la metà delle aziende, il ritardo nell’innovazione digitale è dovuto alla cultura aziendale. In particolare, il 16% delle aziende investe meno dell'1% in relazione al proprio fatturato; il 65% si colloca nella fascia tra l’1 e il 10%, l’11% tra il 10 e il 20%, con un modesto 8% sopra questa soglia.

La ricerca segnala anche che non ci sono aziende che non hanno effettuato investimenti digitali negli ultimi tre anni.

Il cloud è di casa

Quanto alle tecnologie più utilizzate, al primo posto c’è il cloud computing (utilizzato dall’82% delle imprese), seguito dalle business application (62%) e dalle soluzioni cybersecurity (53%).

“La trasformazione digitale rappresenta un insieme di profondi cambiamenti tecnologici, organizzativi, sociali e manageriali che sta pervadendo tutti gli aspetti della vita sociale - sottolinea Corrado Panzeri, partner di The European House Ambrosetti e responsabile dell’Innovation and Technology Hub. “La digitalizzazione non si limita alla semplice adozione di nuove tecnologie bensì abilita la possibilità per i cittadini, per gli ecosistemi business e per la pubblica amministrazione di fruire di servizi innovativi, di vivere nuove esperienze, di poter accedere a grandi quantità di contenuti creando opportunità di contatto impensabili fino a qualche anno fa”.

Infine da segnalare che i chief financial officer intervistati hanno sottolineato l'importanza di disporre di dati e modelli accurati per valutare gli investimenti in tecnologie digitali necessari per la trasformazione dei modelli di business e l'innovazione dei processi aziendali. Per questa ragione è stata sottolineata l'importanza di stabilire rapporti di collaborazione attiva tra la funzione finance e l’It, in modo da cercare di superare gli ostacoli che possono compromettere la reperibilità, la fruibilità e il successivo utilizzo dei dati, come i rischi legati alla sicurezza e alla data governance.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome