Aerie e le nuove frontiere del marketing inclusivo

Ci sono marchi che alle donne dicono "questo è quello a cui dovete aspirare: noi vi aiutiamo a diventarlo", e altri che affermano "questo è quello che siete: e noi vi aiutiamo ad esprimerlo al meglio". Un solco sempre più netto

Mentre altri marchi, in tutti i settori, continuano ancora a proporre alle donne del nuovo millennio un'estetica ritoccata, filtrata, della perfezione e dell'emulazione, ci sono brand che scelgono di puntare su nuove rappresentazioni più inclusive, autentiche e naturali. Il messaggio di questi marchi più avanguardisti al target femminile non è più "questo è quello a cui dovete aspirare: noi vi aiutiamo a diventarlo", ma "questo è quello che siete: e noi vi aiutiamo ad esprimerlo al meglio".

Dopo esempi come quelli di Amazon Fashion o Diesel, a meritare una menzione ancor più onorevole in questo senso è Aerie, brand di intimo contraddistinto da diverso tempo da una comunicazione dalle taglie e dalle forme più svariate. Attraverso la scelta come testimonial principale modella curvy Iskra Lawrence, che aveva raccontato di essere stata esclusa da altri marchi della moda, Aerie era già riuscito a far parlare di sé staccandosi chiaramente da alcuni competitor.

Ora, a luglio 2018, il marchio fa un ulteriore passo avanti e porta nella nuova campagna donne disabili, con malattie croniche, cicatrici e imperfezioni di vario tipo mostrate senza tentativi di correzione o camuffamento. Un nuovo caso che traccia un solco sempre più netto e ampio tra coloro che scelgono un tipo di linguaggio o l'altro (che sarà sempre piu "l'altro").

Non resta che da vedere quali saranno le nuove frontiere del marketing inclusivo e della diversity. Non ci stupiremmo troppo, ad esempio, di vedere a breve nuove modelle di intimo senior, presentate come testimonial di una ritrovata longevità sociale, amorosa, sessuale...

 

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