Assolatte: l’impennata dell’export e crescita dei volumi

Risultati in crescita per latte e formaggi italiani che crescono all'estero soprattutto in Paesi come Stati Uniti e Canada

Il primo quadrimestre del 2020 registra un aumento delle esportazioni prossimo al 20%: la variazione di gran lunga più alta tra i Paesi del G7. Il dato è emerso dal 35° Rapporto Ice sul Commercio Estero, frutto di un progetto di collaborazione tra Ice Agenzia e il Sistema delle Camere di Commercio. Stando ai dati riportati da Assolatte, anche il settore lattiero caseario sta ottenendo buoni risultati: il mese di aprile si è chiuso con un aumento del  +30% dei volumi, con buone performance messe a segno in Francia (+27,3%) e in Spagna (+44,8%).

La ripresa era nell’aria -commenta Paolo Zanetti, presidente di Assolatte- e ci sembra che il clima migliori di settimana in settimana, anche dove, per mesi, abbiamo sofferto. E non si tratta di un banale rimbalzo dopo le perdite registrate negli scorsi mesi. Viaggiamo a tassi medi di crescita del 10% rispetto al periodo precedente alla pandemia. In un solo quadrimestre abbiamo superato il miliardo di euro di vendite dei formaggi all'estero".

Strategico il mercato statunitense. In due mesi, senza dazi, l’export caseario è passato dal -76% di inizio anno a un forte recupero con la sospensione dei super dazi. Assolatte ritiene che questo trend proseguirà. Anche il Canada fa ottenere ottimi riscontri. A fine anno si potrebbero sfiorare le 8.000 tonnellate di formaggi esportati, riconquistando la medaglia d’oro per i formaggi di qualità.

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