Dopo lavorare e dormire guardare video è diventata la terza attività a cui dedichiamo più tempo. I video hanno progressivamente assunto, pur con le relative differenze, gran parte di quel ruolo prima incarnato dai libri e, non a caso, nel 2019 l’80% del traffico internet sarà generato proprio dalla loro fruizione.
Questo lo scenario delineato da Danielle Tied, Chief Marketing Officer di You Tube in apertura dell’incontro Fueling the content revolution, tenutosi nel corso dei Cannes Lions 2016.
Ecco allora tre chiavi basilari per dare vita a un video storytelling efficace, che guarda con lungimiranza alla creazione di racconti di brand duraturi e capaci di parlare ai target di oggi e di domani:
- Partite dalla fiducia. Potrà sembrare banale, ma non lo è. “La fiducia è alla base di ogni relazione salutare, le community online di giovani si sentono una famiglia e intrattengono un legame genuino con gli You Tuber da loro amati”, sottolinea Tied. Non è un caso che tra i protagonisti della piattaforma diventati celebri vi siano molti giovani che hanno deciso semplicemente di esprimere le loro emozioni davanti alla webcam. In sintesi, perché il vostro messaggio attecchisca, dovete essere percepiti come credibili e poco autoreferenziali, da qui il suggerimento di utilizzare gli influencer come tramite.
- Includete componenti di diversity, ovvero capaci di rappresentare la varietà del mondo e della vostra audience. Anche qualora voleste rivolgervi a un unico target, “gli utenti di oggi apprezzano quel senso di realismo e autenticità che l’eterogeneità culturale ed espressiva riesce a veicolare, in particolare se parliamo di Millennials o appartenenti alla Generazione Z”, spiega Tied. Bando quindi al facile e logoro meccanismo dell’identificazione univoca per somiglianza.
- Usate format innovativi. Sempre più funzionalità e strumenti consentono di dare vita a filmati altamente coinvolgenti e capaci di trasmettere un senso di tangibilità dell’azione, come quelli girati in soggettiva dai surfisti durante le loro performance, o dai praticanti di sport estremi. Lo stesso discorso vale per la sempre più popolare modalità video a 360 gradi, che negli ultimi 3 mesi su You Tube ha visto raddoppiare il numero di contenuti.