Da Coca-Cola e Altromercato nuovi linguaggi d’inclusione e sostenibilità

Due esempi di come sia possibile, o meglio necessario, valorizzare tematiche ormai mainstream con una comunicazione più incisiva ed efficace

Inclusione e sostenibilità sono due temi caldi a tutti i livelli del dibattito e, se da un lato a governi ed aziende si chiede di passare ad azioni significative e concrete, nel caso del marketing la direzione da seguire, a fronte di un sovraffollamento di messaggi, è quella di una comunicazione capace di distinguersi dalle altre. A risultare vincenti in tal senso sono l'ultima iniziativa di Coca-Cola e la nuova campagna di Altromercato, che invece di scegliere un approccio strettamente informativo e retorico puntano su due linguaggi diversi ma in ambo i casi capaci di farsi notare.

"Consumi o scegli?"

Questo il nuovo payoff con cui Altromercato esprime il proprio posizionamento di commerciante equo-solidale di lunga data. Un cambio di tono ed immagine che riguarda tutta la comunicazione (sito, social, e così via) ma anche il packaging, dove compaiono con grafica che visibile scritte come "esiste una banana che non scivola sull'ambiente?".

Il direttore creativo Paolo Iabichino parla di "una nuova identità di marca, scritta insieme a chi ci lavora dentro". La scelta del brand di cercare un diverso impatto distintivo in ambito di sostenibilità ricorda quanto fatto da Alce Nero per il biologico con "Nero su bianco": in entrambi i casi si tratta di specialisti nei rispettivi ambiti che puntano a ergersi al di sopra di claim green e responsabili dell'ultimo minuto. L'approccio è decisamente più disruptive e accattivante, la call-to-action che invita a decidere "da che parte stare" in modo incisivo e più arduo da ignorare, anche in termini di coscienza collettiva, rispetto a un mero approccio più standard ed esplicativo.

La diversità si può trattare con un sorriso


Questa la lezione di diversity e inclusione che arriva dall'iniziativa di Coca-Cola per la Giornata Mondiale del Sorriso. Per celebrare la ricorrenza, il marchio ha infatti presentato “The Smile Can”. Parliamo di una serie di 5 lattine in edizione limitata che riportano messaggi scritti in lingua braille (una foto sopra), co-creati per ed insieme ad Uici, l'Unione italiana ciechi e ipovedenti, che nel 2020 festeggia il proprio centenario. I messaggi, invece di scegliere una seria e impostata cautela da comfort zone della comunicazione, coniugano "la sensibilizzazione sui temi della disabilità visiva con la leggerezza di un sorriso”, come sottolineato dallo stesso presidente nazionale Uici, Mario Barbuto. A inizio pagina il video di successo che racconta il progetto.

 

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