Nel giro di un decennio, ha smesso di essere monoprodotto (incentrata sulla vendita di olio di oliva e olio extra vergine di oliva) e monocanale (con la tradizionale vendita diretta a domicilio) e ha sviluppato una strategia distributiva omnicanale, in cui la vendita diretta viene declinata sia tramite una piattaforma digitale sia tramite una rete di negozi monomarca. Proprio questa strategia ha consentito alla Fratelli Carli di reggere l’urto del Covid 19, e di chiudere il 2020 con 160 miliardi di euro di fatturato.
È stato un anno anomalo per la Fratelli Carli. Un periodo di grandi cambiamenti e di sfidanti complessità, in cui le difficoltà vissute dai punti di vendita aziendali presenti sul territorio si sono accompagnate all’accelerazione delle vendite transitate dal canale digitale e dall’evoluzione del basket di spesa dei clienti.
“La pandemia ha rappresentato fin da subito una grande sfida dal punto di vista organizzativo -afferma Claudia Carli, brand marketing manager ed esponente della quarta generazione della famiglia-. Abbiamo fatto gli sforzi indispensabili per mettere in sicurezza i nostri 350 dipendenti e tutti i nostri collaboratori e per adottare gli strumenti di prevenzione, senza badare a spese. Alla fine siamo riusciti a non modificare i ‘piani’ e a non perdere un giorno di lavoro”.
Ha giocato un ruolo fondamentale il canale digitale, aperto dall’azienda nel 1996 e che raccoglieva circa il 15% degli ordini in Italia, avendo nell’Olio Carli il prodotto più venduto. “Le vendite transitate dal nostro sito hanno registrato un’importante accelerazione, e noi ci siamo fatti trovare pronti, visto che ci stavamo comunque già concentrando in maniera rilevante sul canale eCom” prosegue Claudia Carli.
L’azienda ha creato siti commerciali ad hoc per i paesi stranieri in cui è presente, ossia Germania, Austria, Francia, Svizzera e Stati Uniti. Il web, che permette all’azienda di dialogare in modo costante e personalizzato con ogni singolo cliente, si è rivelato strategico nei mesi della pandemia, consentendo di tenere aperto un canale diretto e di monitorare le nuove esigenze e i nuovi desiderata dei consumatori.
Discorso diverso è stato naturalmente per i punti di vendita sul territorio che contano soprattutto sul passaggio pedonale e hanno, quindi, sofferto nel corso dei lunghi mesi di lockdown.
Anche a livello di basket di acquisto la pandemia ha modificato le abitudini di acquisto dei clienti. C’è stato, infatti,un aumento delle vendite dei prodotti diversi dall’olio, Quindi la lista della spesa si è mediamente allungata, coinvolgendo un numero maggiore dei tanti prodotti, tipicamente liguri e mediterranei, offerti dall’azienda e che possono soddisfare le esigenze quotidiane di una famiglia, dalla colazione al dopo cena.