Ecco perché gli over 65 assomigliano ai Millennial (e bisogna tenerne conto)

Ritengono il sesso importante (67%), sono tecnologici (79%) e attenti alle mode (47%). Ecco chi sono davvero i "Boomerennial" secondo Havas Pr

Uomini del marketing e della comunicazione, siete sicuri di conoscere gli over 65 di oggi e di non rivolgervi ancora a questo target con vecchi stereotipi? I senior di oggi, infatti, sono pantere grigie in piena rinascita vitale, che hanno molto in comune con i giovani adulti Millennial.

Non a caso nei trend di marketing per il 2020 abbiamo parlato della loro ascesa chiamandoli "Boomerennial", termine che trasforma il canonico appellativo di Boomer per sottolineare le affinità con il sopra menzionato target.

Vediamo quali sono le caratteristiche degli over 65 nel 2020 secondo la nuova ricerca Swg a supporto del Grey Scale Economy Lab, un progetto promosso da Havas Pr e incentrato su questo tema. Più della metà di essi (il 54%) si sente del tutto a proprio agio nella società globale: il 79% dedica almeno un’ora della settimana a navigare in internet. Scendono tv (la guarda frequentemente il 54%) e le attività di tipo religioso (solo il 15% dedica almeno un’ora della settimana).

Ritengono il sesso una cosa importante (67%), sono informati (l’87%), hanno molti hobby e voglia di mettersi alla prova su cose nuove (78%). Il 38% vorrebbe possedere sistemi di domotica controllabili da smartphone. Il 47% si interessa alle nuove mode e tendenze, ma in generale sono orgogliosi della loro autonomia. Bassa la fiducia per le banche e il loro servizi (58%).

"Una generazione attiva che si sente giovane e desiderosa di esplorare la nuova era digitale", racconta Riccardo Grassi, coordinatore dell’indagine per conto di Swg: "Una generazione molto lontana dagli stereotipi consolidati, ma che dopo avere affrontato la rivoluzione culturale del 1968 durante la propria giovinezza è pronta a rimettersi in gioco e a rispondere alla sfida della società digitale".

Inoltre, secondo uno studio condotto dal Centro di Ricerche di Neuromarketing dell’Università Iulm, i nuovi over 65 non sono equiparabili a quelli del passato e vi è una forte radicalizzazione delle differenze di genere: le donne rispetto agli uomini prestano più attenzione alle informazioni soprattutto “verbali” e alle singole sfumature del messaggio, sono più sensibili all’incoerenza informativa e mostrano maggiore attivazione psicofisiologica alle stimolazioni affettive.

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