Il riso sostenibile per crescere rispettando la natura

A colloquio con Riso Gallo: lo sviluppo del business in un mercato reduce dai prezzi pazzi? In Italia, con una filiera corta e green

“Desidero riconoscere il percorso svolto passando da sole 14 aziende agricole aderenti alla Carta del Riso nel 2019 alle 181 di quest’anno”, dice Riccardo Preve, consigliere delegato con responsabilità per le operations di Riso Gallo, in occasione della seconda edizione de Il riso che sostiene. Quella di Gallo è una riseria nata a Genova nel 1856 e attualmente ubicata a Robbio Lomellina, nel Pavese. Ma dalla storia, al futuro: “Il 2024sarà un anno particolare -dice Preve-. Il mercato dovrà riprendersi. Nel 2023 abbiamo vissuto una situazione molto particolare. Sperimentare tutti i problemi riscontrabili sulla materia prima. Speriamo in una ripresa”.

Riso Gallo, inflazione ed export: il mercato del 2024
Riccardo Preve, consigliere delegato con responsabilità per le operations di Riso Gallo

Il 2022 e 2023 hanno visto una forte pressione sulle valutazioni delle materie prime agricole, non escluso il riso. In un contesto di rallentamento nella corsa dei prezzi, operazioni straordinarie sui listini -stile Barilla o Findus- andranno casomai valutate secondo l’evoluzione dei mercati. Appunto, rispetto a quelli di riferimento e allo sviluppo del business “pur avendo una quota di export importante, che si aggira attorno al 30%, la parte restante del business è in Italia, che quindi chiaramente resta molto importante. Comunque vendiamo in oltre 80 Paesi al mondo e i nostri uffici commerciali sono in giro per l'Europa: quindi l'export è comunque importante, ed è teso a far conoscere il risotto italiano all’estero”.

Riso Gallo e i trattori

La direttrice di Gdoweek e Mark Up, Cristina Lazzati, ha parlato con Francesco Pugliese, ex manager di Conad. Le cifre che ha riportato sono di una filiera agroalimentare i cui guadagni sono sbilanciati a favore dell’industria. Una risposta? “Premetto che non conosco i dati di Pugliese -inizia Preve-, ma saranno dati medi. Quello che so è che negli ultimi due anni il prezzo del riso come materia prima è triplicato. Noi non abbiamo triplicato i prezzi. Per andare incontro alle richieste degli agricoltori, credo che si possano mettere in piedi eventi come quello di oggi. Cerchiamo andare nella direzione di una maggiore sostenibilità, che a livello europeo è stata imposta male, in modo un po’ ideologico, a tavolino”.

Riso Gallo e il premio Mario Preve
Alice Cerutti ha ricevuto il premio Mario Preve per la migliore azienda agricola

L’evento è stato anche l’occasione per assegnare il premio Mario Preve per un’agricoltura sostenibile alle aziende maggiormente distinte per l’adozione di buone pratiche. Il riconoscimento è un omaggio a Mario Preve, scomparso lo scorso anno, e alla sua visione imprenditoriale. Riso Gallo ha poi presentato le nuove attività del progetto Il riso che sostiene. Dal 2018 la riseria ha intrapreso un percorso di sostenibilità che coinvolge realtà della filiera risicola. A sottoscrivere la carta sono state 181 aziende agricole (come si diceva in testa all’articolo) tra Piemonte e Lombardia, certificate secondo il protocollo Fsa (farm sustainability assesment): otto regole, tra cui il divieto di utilizzo di glifosate direttamente sulle colture e di fanghi di depurazione o il consiglio di applicare tecniche agronomiche e soluzioni agro-ambientali che consentono la salvaguardia e la tutela dell’ambiente della risaia e della sua biodiversità. Riso Gallo porta avanti poi un impegno nella diffusione di pratiche colturali con l’impiego di soluzioni tecnologiche di precision farming per leggere lo stato nutritivo della coltura grazie nuove tecnologie.

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