Continua la graduale transizione dalla produzione in plastica tradizionale a quella in materiale bio-compostabile. “Gli investimenti in innovazione scientifica vanno di pari passo con l’industrializzazione di nuovi prodotti attraverso l’utilizzo degli impianti preesistenti”, spiega Carmine Caputo, fondatore ed amministratore unico. “Un passaggio complesso, questo, che implica l’ingegnerizzazione del nuovo manufatto in funzione delle macchine di cui l’azienda è già in possesso. La linea BioTable – che accoglie stoviglie monouso bio-based resistenti alle alte temperature – è il risultato di questo nostro nuovo percorso strategico e valoriale: attraverso anni di attività di R&S, che hanno coinvolto un network di attori provenienti dal mondo scientifico, della ricerca, dall’ambiente accademico e industriale, è stato finalmente individuato un materiale in grado di rendere biodegradabili e compostabili i prodotti attraverso il diretto smaltimento nell’organico”. Una scelta di campo che ha anticipato il trend di mercato e, dunque, ora realizza ottime performance di vendita: “in Italia, oggi BioTable è market leader nel segmento delle stoviglie in bioplastica”.
