Per correre occorre coordinare la testa con le gambe

Gli opinionisti di Mark Up (da Mark Up n. 294)

Di fronte alle difficoltà di risultato, al cambio radicale dei comportamenti dei consumatori, all’anemia del consumo, la gdo ha spesso cercato una risposta nel cambio organizzativo. Eterna ricerca di posizionare il baricentro delle decisioni tra centralizzazione o decentralizzazione. Esselunga o Lidl dimostrano che una rete incentrata sull’applicazione quasi militare delle direttive definite dalla sede porta ottimi risultati. Al contrario, i modelli decentrati di Conad o Selex basano la propria forza sul fatto che l’imprenditore assicura qualità e adeguatezza dell’offerta commerciale alle particolarità del territorio. Oggi, gli attori della gdo attraversano un periodo di trasformazione sintetizzabile in tre grandi cantieri simultanei: gestire una vera omnicanalità per adattare i diversi formati all’evoluzione del consumo, accelerando lo sviluppo digitale con un servizio eCommerce, ridurre la complessità organizzativa per abbassare i costi, ritrovare competitività e focalizzare risorse e collaboratori sul cliente finale. Questi cantieri sono tutti trasversali e richiedono un forte coinvolgimento di vari settori delle aziende. In questo contesto, piuttosto che immaginare l’ennesimo cambio organizzativo, il tema della coordinazione tra sede e punti di vendita diventa ancora più cruciale. La testa (sede) infatti non comunica sempre in maniera chiara con le gambe (punti di vendita). I punti di vendita presi nell’urgenza del quotidiano, non corrono sempre in maniera coordinata. Obiettivi condivisi, responsabilità chiaramente definita, semplicità nell’esecuzione: più che mai c’è bisogno di una una forte coordinazione tra merci e operations. A bon entendeur, salut!

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