L’energia di Milano, esempio da seguire per il turismo

Gli opinionisti di Mark Up (da Mark Up n. 260)

A Milano si sono concluse da poco Milano Food City, dedicata al cibo e all’alimentazione (con guest star l’ex Presidente Usa Obama) e il Salone del Mobile. Girando la città durante queste manifestazioni si percepiva la vivacità culturale, sociale e aggregante e un senso di appartenenza a un mondo cosmopolita. Dopo l’esperienza di Expo 2015, è stata la dimostrazione che si può intraprendere un percorso virtuoso di sviluppo del turismo cogliendo nuove opportunità e guardando il futuro di una società sempre più ampia, mobile, curiosa, attenta a ciò che accade in sé e nel mondo, uscendo dagli stereotipi delle città-monumento come Roma, Firenze o Venezia. Credo che Milano ci possa insegnare qualcosa a livello Paese. Il nostro patrimonio culturale è una risorsa inestimabile, da utilizzare al meglio, potenziando la promozione all’estero e puntando sull’alleanza business-commercio-patrimonio storico: creando una rete tra le città per cui, quando in una si realizza un grande evento di attrazione anche le altre si organizzino per offrire ai turisti occasioni uniche di frequentazione. O ripensando al momento dei saldi: tutto il mondo sa quando cominciano a Londra; tutto il mondo deve sapere anche quando cominciano (con data unica) a Milano, Roma, Firenze, Napoli, Palermo, ecc.: un network di poli culturali, paesaggistici, monumentali senza eguali, che si offre come un’unica esperienza di visita, con città vive, negozi, mostre e musei sempre aperti, eventi nelle piazze. Bisogna avere il coraggio di cambiare. Solo così potremo progredire in un mondo del turismo sempre più internazionale e competitivo.

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